GIGOLO’ PER CASO

Valutazione
Complesso, Problematico, dibattiti *
Tematica
Amicizia, Avidità, Denaro, Giustizia, Sessualità, Tematiche religiose
Genere
Commedia
Regia
John Turturro
Durata
98'
Anno di uscita
2014
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Fading Gigolò
Distribuzione
Lucky Red
Musiche
Abraham Laborel
Montaggio
Simona Paggi

Orig.: Stati Uniti (2013) - Sogg. e scenegg.: John Turturro - Fotogr.(Panoramica/a colori): Marco Pontecorvo - Mus.: Abraham Laborel - Montagg.: Simona Paggi - Dur.: 98' - Produz.: Jeffrey Kusama Hinte, Bill Block, Paul Hanson.

Interpreti e ruoli

John Turturro (Fioravante), Woody Allen (Murray), Vanessa Paradis (Avigal), Liev Schreiber (Dovi), Sharon Stone (dott.ssa Parker), Sofia Vergara (Selima), Bob Balaban (Sol), M'Barka Ben Taleb (Mimou), Tonya Pinkins (Othella), Aubrey Joseph (Cefus), Dante Hoagland (Coco), Jade Dixon (Cee Cee), Diego Turturro . (Shimshon)

Soggetto

Amici da molti anni, Fioravante e Murray sono oggi in condizioni economiche precarie. Per sbarcare il lunario, Murray, sollecitato da alcune frasi sentite in giro, propone di cimentarsi con il mestiere più antico del mondo: Fioravante, uomo maturo di bella presenza, farà il gigolò, Murray sarà il suo manager. Dopo qualche titubanza, il primo accetta e comincia a destreggiarsi tra un menage a trois con due avvenenti signore, e incontri di tutt’altro tenore con Avigal, vedova di un rispettato rabbino, sola con sei figli, chiusa nel recinto della sua comunità chassidica e bisognosa di riaprirsi alla vita. Fioravante viene messo in crisi dai sentimenti che Avigal suscita in lui, mentre Murray deve affrontare il giudizio del Consiglio della comunità rabbinica del quartiere…

Valutazione Pastorale

Fioravante lavora in un negozio di fiori e conduce una vita modesta e senza ambizioni. Murray è legato ad una libreria avuta in eredità e in procinto di chiudere. Sono entrambi sul filo di lana di un precario equilibrio quando decidono di dare il via alla singolare scommessa. Ancora una volta il mestiere più antico del mondo si dimostra in grado di risolvere alcuni problemi pratici (i guadagni non sono male) ma non elimina sfumature più profonde. Anzi fa emergere dettagli in altri circostanze impercettibili. Il sesso come coazione a ripetere si scontra con i pallidi tremori e le timidezze della vedova del rabbino. E se Fioravante impara il rispetto che si deve a chi cerca solo un sostegno per rimettere in piedi la propria vita, Murray deve fare i conti con i contorni rigidi e rigorosi della comunità religiosa chassidica nei confronti delle donne. Scritto con elegante spirito umoristico, con un occhio alla serietà degli argomenti e l'altro alla voglia di rappresentare le incertezze dell'uomo nel vortice delle passioni e delle contraddizioni, il copione trae grande linfa dall'ambientazione a Williamsburgh, sobborgo di Brooklyn. In quelle strade, misurate e silenziose, che sembrano un quartiere di Parigi, Allen ritrova se stesso, e le occasioni per dare libero sfogo alla consueta sfilza di battute ironiche e taglienti. Quasi tutto viene messo alla berlina e quasi tutto viene salvato: a vantaggio del saper cogliere gli aspetti più nascosti e convincenti, di fare la scelta per la ragione, i sentimenti, i valori. Dal punto di vista pastorale il film, considerato qualche passaggio un po' sopra le righe, è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza di minori e piccoli. Da proporre in occasioni mirate per avviare riflessioni sui numerosi temi che affronta (la crisi dei piccoli spazi culturali, il rapporto con la comunità religiosa, lo scontro tra eros e sentimento, il ruolo del quartiere, delle abitudini, delle presenze multietniche...).

Le altre valutazioni

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