GLI OCCHI DEL TESTIMONE

Valutazione
Discutibile, Crudezze
Tematica
Genere
Grottesco
Regia
Anthony Waller
Durata
95'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Germania
Titolo Originale
STUMME ZEUGIN
Distribuzione
Columbia Tristar film Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Anthony Waller
Musiche
Wilbert Hirsch
Montaggio
Peter R. Adam

Sogg. e Scenegg.: Anthony Waller - Fotogr.: (scope / a colori) Egon Werdin - Mus.: Wilbert Hirsch -Montagg.: Peter R. Adam - Dur.: 95' - Produz.: Cobblestone Pictures Film Produktion, Hamburg

Interpreti e ruoli

Marina Sudina (Billy), Fay Ripley (Karen), Evan Richards (Andy), Oleg Jankowskij (Larsen), Igor Volkov, Sergei Karlenkov, Alex Bureew

Soggetto

Una piccola troupe americana sta girando a Mosca un film del genere horror a costi contenuti. Billy (una giovane muta che lavora nel truc-co) rimane una sera casualmente chiusa negli studi, grandissimi e tetri sotter-ranei dei tempi di Stalin, e crede di assistere non sapendo che si tratta di riprese cinematografiche a cruenti omicidi, vedendo scorrere del sangue e due figuri che circolano trascinando sacchi misteriosi. Terrorizzata, Billy, che si sente in pericolo, fa di tutto per occultarsi fra ferraglie e cianfrusaglie e non correre rischi. La notte per lei è orrenda: sua sorella Karen, che fa parte anche lei del set, ed il regista Andy sono lontani. Frattanto due poliziotti intervengono mentre Karen e il suo amico finiscono coinvolti tra affanni ed equivoci. Il KGB ed altri malavitosi perquisiscono armi alla mano l'alloggio della muta (sono dei balordi travestiti da agenti che operano per un boss mafioso, chiamato "il Carnefice", interessato ad un certo dischetto di impor-tanti informazioni, convinto che Billy ne sia venuta in possesso). Per conto di questi ed alla caccia del dischetto è poi entrato in azione un misterioso agente Larsen che in realtà è un poliziotto infiltrato nella organizzazione mafiosa e che protegge Billy con la sua rivoltella, facendo finta di spararle addosso, per evitare che la donna venga uccisa dai malavitosi.

Valutazione Pastorale

Il film è un bizzarro e faticato mix di generi svaria-ti: un po' giallo, un po' horror con un certo humor nero, o meglio tetro, poi-chè la vicenda si svolge in massima parte negli studi della MOSFILM di Mosca ed è stato girato in sotterranei claustrofobici di epoca staliniana. In sostanza un prodotto grottesco, di calibro modesto, di fattura artigianale che, tuttavia, si lascia vedere per un suo certo piglio alla brava e malgrado inge-nuità svariate. Il film è stato portato a termine con le inevitabili peripezie organizzative, ma a costi contenuti e annovera comunque un buon manipolo di attori (specie quelli della cinematografia ex-sovietica). Alcune situazioni scabrose ed alcune scene di violenza motivano il giudizio.

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