GREEN ZONE

Valutazione
Consigliabile, Problematico
Tematica
Guerra, Politica-Società, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Paul Greengrass
Durata
120'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Stati Uniti
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Brian Helgeland Brian Helgeland dal libro "Imperial Life in the Esmerald City: Inside Iraq's Green Zone" di Rajiv Chandrasekaran
Musiche
John Powell
Montaggio
Christopher Rouse

Orig.: Stati Uniti (2010) - Sogg.: Brian Helgeland dal libro "Imperial Life in the Esmerald City: Inside Iraq's Green Zone" di Rajiv Chandrasekaran - Scenegg.: Brian Helgeland - Fotogr.(Scope/a colori): Barry Ackroyd - Mus.: John Powell - Montagg.: Christopher Rouse - Dur.: 120' - Produz.: Workinf Title Fuilms, Relativity Media, Studio Canal.

Interpreti e ruoli

Matt Damon (Roy Miller), Greg Kinnear (Clark Poundstone), Brendan Gleeson (Martin Brown), Khalid Abdalia (Freddy), Amy Ryan (Lawrie Dayne), Jason Isaacs (ten. col. Briggs), Said Faraj (Sayyed), Yigal Naor (Al Rawi), Antoni Corone (col. Lyons), Sean Huze . (Conway)

Soggetto

Marzo 2003. La guerra contro l'Iraq é appena cominciata. Entrato ad ispezionare uno dei siti segnalati come contenitori di armi chimiche, l'ufficiale Roy Miller lo trova invece vuoto. Cercando di saperne di più, Miller si trova contro Clark Poundstone, inviato dai servizi segreti della Casa Bianca, che dice di assumere il comando delle operazioni. C'è un'ordine di copertura sulla strategia da seguire, che Miller cerca di stravolgere, entrando in contatto con il generale iraqeno Al Rawi. Quello delle armi di distruzione di massa da eliminare appare un pretesto che non sta in piedi.

Valutazione Pastorale

Sembrerebbe quasi un film a tesi, rivolto dall'inizio a dimostrare che il motivo scatenante della guerra in Iraq era del tutto inesistente. Il racconto si allarga poi al più ampio, e forte, tema della 'verità' spesso occultata da alcuni ai molti che comunque alla guerra partecipano e mettono a rischio la vita. Gioco sporco e ambiguo del potere da un lato, incredulità dei militari che spesso vestono la divisa con onore e dignità dall'altro. La regia tiene questi due aspetti legati con un ritmo scatenato e frenetico, al limite dello stordimento. Montaggio incalzante, toni sincopati e nervosi: specchio di situazioni delicate, di decisioni da assumere in pochi secondi, di avversari da fronteggiare che non sono solo quelli esterni ma, per gli Usa, anche quelli 'interni' (i servizi segreti contro le forze regolari). Scenario convulso, e toni aspri per denunciare un'altra guerra che forse si poteva evitare. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile. e nell'insieme problematico.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e inseguito come proposta di film del genere 'bellico' con molte altre suggestioni. Attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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