GUN MEN (BANDITI)

Valutazione
Inaccettabile, Violento
Tematica
Genere
Avventuroso
Regia
Deran Sarafian
Durata
99'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
GUN MEN
Distribuzione
Penta Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Stephen Sommers
Musiche
John Debney
Montaggio
Bonnie Koehler

Sogg. e Scenegg.: Stephen Sommers - Fotogr.: (scope/a colori) Miro Narita - Mus.: John Debney - Montagg.: Bonnie Koehler - Dur.: 99' - Produz.: Laurence Mark, John Davis, John Flock

Interpreti e ruoli

Christopher Lambert (Dani Servigo), Mario Van Peebles (Cole), Denis Leary (Armor O'Malley), Kadeem Hardison (Izzy), Sally Kirkland (Bennet), Patrick Stewart (Loomis), Richard Sarafian (Chief Chavez), Robert Harper, Brenda Bakke, James Chalke, Humberto Elizondo

Soggetto

in Messico il bandito Dani Servigo, detenuto, viene liberato da Cole, un agente di colore della DEA. Il fratello di Dani, Karl, ha occultato in una barca 400 milioni di dollari del boss della droga Loomis, e prima di morire assassinato ha confidato all'agente il nome della barca. Armor O' Malley scherano dello spietato Loomis, viene incaricato di catturare Dani: Loomis è convinto che Karl abbia confidato al fratello il luogo dove è nascosto il denaro. Assoldato un gruppo di mercenari, Armor dà una caccia spetata a Dani, che, sfuggito dapprima a Cole e poi da costui ritrovato in un bordello, vorrebbe incassare da solo il denaro ma conosce solo il nome del porto. I banditi catturano quindi Dani, per farlo parlare lo immergono in un fiume da un elicottero, e gli strappano l'informazione, gettandolo poi nel fiume. Scampato miracolosamente, il bandito arriva a Puerto Vallarta, dove ritrova Cole e i due affrontano, su un lussuoso yacht, presunta sede della refurtiva, lo scontro finale con Armor e compagni, che termina con l'esplosione in mare del natante con tutti i banditi a bordo. I due, saltati in acqua, tornano a nuoto e Cole svela al compagno il vero nascondiglio del denaro, che ora possono godersi in pace.

Valutazione Pastorale

a parte il ritrito, noioso e a volte francamente irritante copione, spicca su tutto l'interpretazione, si fa per dire, di Lambert, che qui denuncia, più che mai, la sua pressoché totale incapacità di recitare. A parte l'efferatezza di alcune scene (in primis quella in cui Loomis, per punire la giovane moglie adultera, la fa seppellire viva), e il clima di violenza che domina questa pellicola tanto squallida quanto debordante, il testo è povero e risibile.

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