HANNIBAL

Valutazione
Inaccettabile, violento
Tematica
Male, Violenza
Genere
Drammatico
Regia
Ridley Scott
Durata
125'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Hannibal
Distribuzione
Filmauro
Soggetto e Sceneggiatura
David Mamet, Steven Zaillian tratto dal romanzo di Thomas Harris
Musiche
Hans Zimmer
Montaggio
Pietro Scalia

Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg.: tratto dal romanzo di Thomas Harris - Scenegg.: David Mamet, Steven Zaillian - Fotogr.(Scope/a colori): John Mathieson - Mus.: Hans Zimmer - Montagg.: Pietro Scalia - Dur.: 125' - Produz.: Dino De Laurentiis, Martha De Laurentiis, Ridley Scott.

Interpreti e ruoli

Anthony Hopkins (Hannibal Lecter/prof. Fell), Julianne Moore (Clarice Starling), Ray Liotta (Paul Krendler), Gary Oldman (Mason Verger), Frankie R.Faison (Barney), Giancarlo Giannini (commissario Rinaldo Pazzi), Francesca Neri (Allegra Pazzi), Ivano Marescotti (Carlo), Enrico Lo Verso (Gnocco), David Andrews (agente Pearsall), Fabrizio Gifuni (Matteo)

Soggetto

Mentre continua ad essere impegnata in operazioni di polizia che comportano violenti scontri a fuoco e morti oltre le previsioni, l'agente FBI Clarice Sterling non riesce a togliersi dalla mente la figura di Hannibal Lecter, il serial killer con cui aveva instaurato un complicato rapporto di attrazione-respulsione. Sono passati dieci anni da quegli avvenimenti, Lecter è evaso ed ha lasciato gli Stati Uniti. Anche Mason Verger, magnate psichicamente instabile, non ha dimenticato Lecter: lui, vittima numero sei, è sopravvissuto ma è rimasto sfigurato nel volto e nel corpo. Deciso a vendicarsi, Verger corrompe Paul, uno del Dipartimento di Giustizia, il quale riesce a coinvolgere Clarice, sospesa nel frattempo in via cautelativa dal servizio. Negli stessi momenti in Italia, a Firenze, l'ispettore Pazzi é impegnato nella ricerca di Lecter. Il premio promesso da Verger lo attira, perchè risolverebbe i problemi relativi alle molte esigenze della bella moglie Allegra. Pazzi mette gli occhi su un certo prof. Fell, che lavora alla biblioteca Capponi. Dopo aver raccolto numerosi indizi ed essersi negato ad un contatto dall'America con Clarice per paura di perdere i soldi, Pazzi sta per passare all'azione decisiva. Ma Lecter lo precede, lo lega e lo impicca da un balcone su piazza della Signoria. Quindi torna negli Stati Uniti, va a casa di Clarice, ma in seguito non riesce ad evitare di essere catturato dagli uomini di Verger. Il magnate vuole torturarlo prima di farlo azzannare dai cinghiali, ma arriva Clarice, lo libera ed é proprio Verger a rimanere vittima delle bestie feroci. Vedendo Clarice ferita, Lecter la porta a casa. Quando si sveglia, la donna va in cucina e vede Lecter intento ad aprire la testa di Paul, vivo e ipnotizzato, per togliergli il cervello e cucinarlo. Clarice ammanetta Lecter, chiama la polizia ma, quando arriva, il killer è già riuscito a fuggire. Sull'aereo, e senza una mano, Lecter si accinge al pranzo. Si avvicina un bambino, vede una strana materia e chiede di cosa si tratti. Lecter gli porge il cucchiaio con il cervello di Paul.

Valutazione Pastorale

La lettura della trama offre già un'idea sufficientemente precisa del tipo di operazione realizzata. Se il precedente ("Il silenzio degli innocenti", 1990) poggiava su una tensione forte e motivata che consentiva di 'vedere' con occhio quasi scientifico la paura, di denunciarla e prenderne le distanze, qui tutto è dimenticato e lasciato alle spalle. Il seguito delle 'avventure' (chiamiamole così) di Lecter non riesce mai veramente a coinvolgere: la storia è assolutamente pretestuosa, i connotati dei protagonisti, portati all'eccesso, abbandonano qualunque parvenza di realismo per ridursi solo ad esagerazioni gonfie e vuote. Incaricato di mettere in immagini un copione insignificante, Ridley Scott vi ha profuso tutte le proprie capacità visionarie ma l'indubbio talento del regista stavolta non é andato a buon fine: la confezione smaltata e patinata serve solo infatti a conferire un'aria falsamente romantica e di sogno ad una serie di efferatezze del tutto gratuite e artificiose. Elegante e colto, Lecter si serve di un campionario di truculenze in modo 'naturale' e spontaneo, quasi inevitabile. A lungo andare dunque tutto diventa funzionale a creare paura fine a se stessa, a stimolare un gusto per l'orrido che, per come è proposto, sembra avere anche aspetti piacevoli e accattivanti. Dal punto di vista pastorale, l'operazione è da respingere nel modo più netto. Film inaccettabile, dunque, e violento: la definizione serve ad evidenziarne il tratto più frequente. Altre aggettivazioni darebbero al prodotto una sostanza di contenuti che invece non ha. UTILIZZAZIONE: il film é da escludere sia dalla programmazione ordinaria sia da altre proposte. Inspiegabilmente nessun divieto è stato attribuito alla pellicola. Grande attenzione dunque sarà da porre da parte di educatori e famiglie sia per l'uscita in viedocassetta sia in occasione di qualche passaggio televisisvo.

Le altre valutazioni

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