HAUNTING-PRESENZE

Valutazione
Inaccettabile, farneticante
Tematica
Malattia, Male, Movimenti e sette
Genere
Horror
Regia
Jan De Bont
Durata
111'
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The haunting
Distribuzione
United International Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
David Self tratto dal romanzo 'The haunting of Hill House' di Shirley Jackson
Musiche
Jerry Goldsmith
Montaggio
Michael Kahn

Orig.: Stati Uniti (1999) - Sogg.: tratto dal romanzo 'The haunting of Hill House' di Shirley Jackson - Scenegg.: David Self - Fotogr.(Scope/a colori): Karl Walter Lindenlaub - Mus.: Jerry Goldsmith - Montagg.: Michael Kahn - Dur.: 111' - Produz.: Susan Arnold, Donna Arkoff Roth, Colin Wilson.

Interpreti e ruoli

Liam Neeson (David Marrow), Catherine Zeta-Jones (Theo), Owen Wilson (Luke Sanderson), Lili Taylor (Nell), Bruce Dern (signor Dudley), Marian Seldes (signora Dudley), Alix Koromzay (Mary Lambetta), Todd Field (Todd Hackett), Virginia Madsen (Jane)

Soggetto

Il dottor Marrow ha scelto la paura come argomento di studio. Deciso ad indagare sulle dinamiche che regolano questo difficile stato emotivo, il dottore sceglie tre pazienti e li riunisce a Hill House: si tratta di una enorme villa fuori da tutte le strade costruita centotrenta anni prima da un magnate dell'industria tessile per la moglie e i figli che non avrebbero mai avuto e che invece é stata teatro di terribili tragedie. I tre 'malati' sono: Theo,una ragazza esuberante solo in apparenza, Luke, dal carattere freddo e cinico, Nell, la più fragile e sensibile. I tre si vedono assegnate delle enormi stanze arredate in modo confuso e ridondante, con statue,arazzi, testine e altri oggetti vari. Cominciano le sedute, ma non sono mai di lunga durata. Marrow affida ad un registratore le impressioni che viene annotando. Ma le cose più importanti cominciano ad accadere la notte: Nell avverte strani rumori e 'sente' alcune presenze nascoste. Avverte gli altri, che la invitano a non dare peso a queste sensazioni. I curiosi fenomeni però vanno ancora avanti, e Marrow é costretto a dare spiegazioni sull'origine e la conduzione della villa. Si viene a sapere che il magnate faceva lavorare nella propria fabbrica a ritmi forzati tantissimi bambini che poi accoglieva in casa, e quindi eliminava. Nell trova un registro con i nomi dei bambini morti, trova alcune foto, capisce che Caroline, la seconda moglie del magnate, era la sua bis-bis nonna. Nell,a questo punto, non ascolta più consigli e dice che deve restare lì per salvare i bambini. La villa cade preda di un terremoto generale. Le teste dei piccoli si staccano dalle pareti, le statue si animano, figure mostruose prendono improvvisamente corpo. Nel panico totale, Luke muore, Nell affronta i mostri e alla fine, prima di morire a sua volta, dice che ha salvato i bambini. Theo e Marrow escono. Dudley, il custode, chiede a Marrow: "Ha trovato quello che tanto cercava dottore?".

Valutazione Pastorale

Spiega il regista Jan De Bont:"Ho sempre subito il fascino delle oscure paure che ci affliggono, e volevo che prendessero vita. Con i supporti tecnologici di oggi,sapevo che sarebbe stato possibile. Questo film manipola i sensi degli spettatori: mostra cose vere, cose non vere e cose che potrebbero essere vere. Alla fine non si sa più a cosa credere...Ciò che si vede è reale oppure é tutta un'allucinazione?...Abbiamo cercato di creare degli effetti speciali che incutessero paura senza che si potesse capirne bene la causa...piccoli assaggi di soprannaturale, piccoli assaggi del vero e proprio orrore che avviene nella casa." Non si può non concordare con queste affermazioni del regista, dalle quali però deriva una considerazione: se é vero che le premesse erano interessanti (studiare i meccanismi della paura), è altrettanto vero che il racconto le trascura sempre di più fino a dimenticarsene del tutto. Col supporto di piccoli e incongrui appigli narrativi (perché il cancello viene chiuso con la catena? perché il dottore si comporta in modo da autorizzare l'idea che faccia il doppio gioco?), il film diventa solo una sequela insistita e ininterrotta di effettacci horror gratuiti e inutili, pensati e realizzati,appunto, non per dare visibilità in maniera magari metaforica al nostro inconscio quotidiano ma aggiungere paura alla paura in modo del tutto epidermico, debordante, sovraesposto. Qualcuno potrebbe considerare il tutto un semplice divertissement riservato ad appassionati. Ma l'operazione non é più giudicabile con tranquillità, quando si pensa alle suggestioni che possono crearsi in persone meno avvertite e dal limite di sopportazione più basso. Dal punto di vista pastorale,quindi, il film é da valutare come inaccettabile, e da evidenziare come farneticante. UTILIZZAZIONE: il film é da escludere dalla programmazione ordinaria. Potrebbe essere recuperato in occasioni mirate, anche per riflettere sul tema degli effetti speciali: il loro utilizzo, il loro limite,i loro eccessi.

Le altre valutazioni

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