HERO

Valutazione
Complesso, Raccomandabile, dibattiti**
Tematica
Giustizia, Politica-Società, Potere, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Zhang Yimou
Durata
98'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Cina, Hong Kong
Titolo Originale
Ying Xiong
Distribuzione
Eagle Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Zang Yimou, Feng Li, Wang Bin Zhang Yimou
Musiche
Tan Dun
Montaggio
Ru Zhai, Angie Lam

Orig.: Cina/Hong Kong (2002) - Sogg.: Zhang Yimou - Scenegg.: Zang Yimou, Feng Li, Wang Bin - Fotogr.(Scope/a colori): Christopher Doyle - Mus.: Tan Dun - Montagg.: Ru Zhai, Angie Lam - Dur.: 98' - Produz.: Zhang Yimou, Bill Kong.

Interpreti e ruoli

Jet Li (Senza Nome), Tony Leung Chiu-Wai (Spada Spezzata), Maggie Cheung Man Yuk (Neve che vola), Chen Daoming (Regina di Qin), Donnie Yen (Cielo), Zhang Ziyi (Luna)

Soggetto

Nel terzo secolo a.C. il re di Qin, avendo l'obiettivo di conquistare l'intera Cina, é convinto che i re rivali possano inviare qualcuno per ucciderlo. Tre guerrieri in particolare rappresentano per lui una minaccia: Spada Spezzata, Neve che Vola, Cielo. Quando il guerriero chiamato Senza Nome arriva a corte e dice di averli eliminati, il re non é del tutto convinto. Dovrà ascoltare il racconto dettagliato dei fatti (e di tutti gli incontri/scontri tra i vari guerrieri), prima di ordinare l'uccisione dell'intruso. Senza Nome viene eliminato. Ma diventa un eroe e da lì nasce la Cina odierna.

Valutazione Pastorale

Pluripremiato negli ultimi quindici anni ai tutti i festival europei (da Berlino a Venezia a Cannes), Zangh Yimou conferma di aver ormai trovato il proprio terreno ideale in un cinema dalla forte impronta culturale d'origine affidato però ad un linguaggio narrativo lirico-patinato, raffinato, poetico e spettacolare. Adatto insomma ai gusti di una platea il più possibile internazionale e globalizzata. Il copione così si getta a capofitto nei recessi della lontana storia cinese e da lì recupera un racconto ad incastro, tra passato e presente, allo stesso tempo facile e ambizioso. Ralenti esasperati e azione dilatata provvedono a diluire la materia in pagine di ampio respiro e di bella inquietudine. Si parla di civiltà che nascono sulla violenza, si pone il problema della violenza della giustizia, della ragion di stato, della nascita di una nazione. I simbolismi orientali sono spiegati con didascalica grazia supportata da un romantico cromatismo. Ispirato e furbo, sempre pronto a mostrare la propria bravura, Zangh Yimou dirige un film tuttavia colto e affascinante che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come raccomandabile, complesso e adatto per dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da proporre nell'ambito del tema del 'rapporto tra culture'.

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