HOSTEL

Valutazione
Inaccettabile, aberrante
Tematica
Violenza
Genere
Horror
Regia
Eli Roth
Durata
90'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Hostel
Distribuzione
Sony Pictures Releasing Italia
Musiche
Nathan Barr
Montaggio
George Folsey jr.

Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg. e scenegg.: Eli Roth - Fotogr.(Panoramica/a colori): Milan Chadima - Mus.: Nathan Barr - Montagg.: George Folsey jr. - Dur.: 90' - Produz.: Chris Briggs, Mike Fleiss, Eli Roth - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Jay Hernandez (Paxton), Derek Richardson (Josh), Eythor Gudjonsson (Oli), Barbara Nedeljakova (Natalya), Jana Kaderabkova (Svetlana), Jennifer Lim (Kana), Lubomir Silhavecky (Alex), Paula Wild . (Monique)

Soggetto

Da Amsterdam tre amici in cerca di facili conquiste femminili accettano il consiglio di recarsi in una piccola città slovacca, dove la materia prima sembra essere piuttosto abbondante. Arrivati in una piccola città, prendono alloggio in un ostello e subito fanno amicizia con due ragazze che hanno la loro stessa stanza. Tutto sembra molto facile, fino a quando uno dei tre scompare senza lasciare traccia. E' l'inzio di un incubo. C'è una organizzazione che convince giovani a raggiungere quell'ostello, dove diventano carne da macello per il divertimento di alcuni pervertiti. L'ultimo sopravvissuto dei tre riesce a salvarsi. E allora trova alla stazione cittadina l'uomo che aveva messo in moto il meccanismo. Lo raggiunge nel bagno e lo uccide, massacrandolo a sua volta. Poi riparte.

Valutazione Pastorale

L'insulsaggine della trama, la modestia dell'interpretazione e della realizzazione tolgono qualunque alibi a possibili, improponibili letture 'trasversali'. Veramente patetico e schizofrenico risulta il tentativo di creare paragoni con scenari di guerra e di crudeltà contemporanei. Deprecabile, ancora una volta, la presenza, solo commerciale e ben gratificata, del nome di Quentin Tarantino. Non c'è giustificazione che regga alla proposta di un copione che assembla pornografia e sadismo a piene mani e incrudelisce con una gusto della macelleria fine a se stesso e privo di limiti. Tante gratuite truculenze compongono un quadro che finisce per diventare offensivo e pericoloso e che, incredibilmente, ha ricevuto il divieto di visione solo per i 14 anni. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile e del tutto aberrante. UTILIZZAZIONE: é da escludere sia in programmazione ordinaria che in altre occasioni. Molta attenzione sarà da tenere per i minori in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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