HOUSE IV – PRESENZE IMPALPABILI

Valutazione
Inaccettabile, Farneticante
Tematica
Genere
Horror
Regia
Lewis Abernathy
Durata
91'
Anno di uscita
1992
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
HOUSE IV
Distribuzione
Artisti Associati International
Soggetto e Sceneggiatura
Geoff Miller, Deirdre Higgins
Musiche
Harry Manfredini
Montaggio
Seth Gaven

Sogg. e Scenegg.: Geoff Miller, Deirdre Higgins - Fotogr.: (normale/a colori) James Mathers - Mus.: Harry Manfredini - Montagg.: Seth Gaven - Dur.: 91' - Produz.: Sean S. Cunningham

Interpreti e ruoli

Terri Treas (Kelly Cobb), Denny Dillon (Verna Klump), Scott Burkholder (Burke), Melissa Clayton (Laurel Cobb), Dabbs Greer (Dad), Ned Romero (Ezra), John Santucci (Charles), Ned Bellamy, Mark Gash, Paul Keith, William Katt

Soggetto

Roger Cobb, con la moglie Kelly e la loro figlia tredicenne Laurel, è venuto nella vecchia casa di campagna, che ha ereditato dal padre, e alla quale è talmente legato da rifiutare decisamente le offerte del fratellastro Burke, il quale vorrebbe venderla (perché ha già imbastito un affare su di essa). Roger sa che suo nonno fece un patto di sangue con un capo indiano dal quale ebbe la proprietà, giurando che non sarebbe stata venduta mai, né da lui, né dai suoi successori. E a quel patto si sente legato, tanto più che ama visceralmente la vecchia abitazione. L'anziano amico indiano, Ezra, approva il suo operato. Ripartito Burke, furibondo, anche Roger si mette in viaggio con la famiglia per tornare in città, ma poco dopo ha un grave incidente d'automobile, che provocherà la sua morte per ustioni. Inoltre Laurel è restata paralizzata alle gambe, cosicché deve usare una poltrona a rotelle. Kelly decide, nonostante il parere contrario di suo padre, di andare a vivere con la figlia nella casa di campagna, che Roger amava e qui le si presenta una strana governante, Verna Klump, che le sarà molto utile, dato lo stato di abbandono dell'abitazione, nella quale cominciano subito a verificarsi strani fenomeni, che sembrano opera di uno spirito maligno: dai rubinetti a volte sgorga sangue invece che acqua; Kelly ha orribili visioni, e paurosi rumori vengono dalla cantina, dove la donna scopre sotto alcune assi un misterioso grande sigillo istoriato. Intanto Burke si ripresenta per impadronirsi della casa: egli si è impegnato infatti con un temibile gangster, Grosso, che è un nano mostruoso, a consegnargli la sorgente nascosta in cantina, perché possa farci scaricare segretamente i rifiuti tossici industriali in cui commercia, gettandoli dentro le acque sacre agli indiani. Poiché Kelly non cede, Burke le manda due loschi scagnozzi mascherati, che scaraventano Laurel dalle scale insieme alla sedia a rotelle, ma l'adolescente si salva. Poi il vecchio Ezra spiega a Kelly che lo spirito di Roger, che lo protegge, non può aver pace nella morte, perché in realtà egli è stato ucciso. Burke, temendo che Grosso lo faccia uccidere, dà fuoco alla casa, incurante che dentro ci siano, vive, la cognata e la nipote. Nel frattempo lo spirito di Roger aiuta Kelly a portare in salvo la figlia, mentre il sigillo in cantina salta in aria, liberando un enorme getto d'acqua, che spegne l'incendio. Mentre Verna rivela di essere un agente dell'FBI, e, avendo sentito una confessione di Burke, subito lo arresta, Laurel riprende a caniminare. Dopo un bacio d'addio a Kelly, lo spirito di Roger potrà finalmente riposare in pace.

Valutazione Pastorale

questo film dell'orrore, realizzato tecnicamente non peggio di tanti altri, e che a tanti altri somiglia nella trama, si basa, più che su alcune scene impressionanti, piene di sangue, su di una continua presenza di superstizione e di atmosfere magiche incombenti. Cercando di suggerire una falsa trascendenza attraverso il legame con le leggende indiane, il giuramento di sangue del nonno del protagonista col capo pellerossa, che gli cedette il terreno della magica sorgente, e la costante presenza protettiva del marito morto accanto alla moglie e alla figlia, il film cerca di proporre un'atmosfera fantastica, che risulta moralmente pericolosa. Cosicché la perfidia del fratellastro assassino e del gangster nano passano in seconda linea. La regia di Lewis Albernathy èdiscreta e l'interpretazione di Terri Treas (Kelly) abbastanza efficace.

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