HULK

Valutazione
Discutibile, crudezze
Tematica
Biogenetica, Cinema nel cinema, Famiglia - genitori figli, Fumetti- Graphic novel
Genere
Fantastico
Regia
Ang Lee
Durata
138'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Hulk
Distribuzione
United International Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
John Turman, Michael France, James Schamus James Schamus ispirato al personaggio "Hulk" creato da Stan Lee e Jack Kirby
Musiche
Danny Elfman
Montaggio
Tim Squyres

Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg.: James Schamus ispirato al personaggio "Hulk" creato da Stan Lee e Jack Kirby - Scenegg.: John Turman, Michael France, James Schamus - Fotogr.(Normale/a colori): Frederick Elmes - Mus.: Danny Elfman - Montagg.: Tim Squyres - Dur.: 138' - Produz.: Gale Anne Hurd, Avi Arad, James Schamus, Larry Franco.

Interpreti e ruoli

Eric Bana (Bruce Banner/Hulk), Jennifer Connelly (Betty Ross), Sam Elliott (generale Ross), Josh Lucas (Glenn Talbot), Nick Nolte (David Banner)

Soggetto

In California, il giovane scienziato Bruce Banner accusa qualche problema di controllo dell'ira. Dietro la sua vita di brillante e apprezzato ricercatore nel campo dell'ingegneria genetica si nasconde un passato doloroso e mai del tutto dimenticato. Betty Ross, sua collega, era fidanzata con lui ma ora non sa come mandare avanti un rapporto fin troppo passivo. Così non può fare nulla quando Bruce dà il via ad uno dei suoi esperimenti scientifici. Una svista produce una situazione esplosiva. Con un gesto eroico Bruce salva una vita umana ma il suo corpo assorbe una dose letale di radiazioni gamma. Arrivano attacchi di nausea e momenti di perdita di coscienza. Bruce avverte una strana presenza dentro di sé, un estraneo che in certi momenti ha la prevalenza e si sostituisce a lui. Quando una enorme creatura, brutale e violenta, esce dal laboratorio di Bruce dopo averlo distrutto, l'esercito è chiamato ad intervenire al comando del generale Ross, padre di Betty, e con la consulenza di Glenn Talbot, scienziato rivale di Bruce. Mentre l'ufficiale e Talbot vogliono imprigionarlo al più presto, Bruce/Hulk capisce che tutto questo è cominciato molti anni prima, con gli esperimenti genetici avviati dal padre. Il confronto con lui appare sempre più inevitabile e indispensabile. Quando, dopo altre fughe e inseguimenti sui saliscendi di Los Angeles e sotto il Golden Gate, i due sono di fronte, David gli dice che i suoi esperimenti erano rivolti a migliorare la natura umana oltre i confini imposti da Dio e che bisognava applicarli prima che l'inutile religione della civiltà infettasse gli uomini. Ma ora David rimane vittima della propria rabbia e soccombe. Un anno dopo, nella giungla Bruce é intento a distribuire medicine agli indios. Arrivano guerriglieri, lo minacciano, ma lui reagisce a modo suo.

Valutazione Pastorale

Il personaggio 'Hulk', nato dalla collaborazione tra lo scrittore Stan Lee e il disegnatore Jack Kirby, apparve per la prima volta in una serie di sei fumetti Marvel nel 1962. Dopo essere stato affiancato da Giant-Man, nel 1968 Hulk divenne unico protagonista in una pubblicazione detta "L'incredibile Hulk". La serie televisiva della CBS durò dal 1977 al 1982 con Lou Ferrigno nei panni di Hulk. Fu ripresa con tre soli episodi alla fine degli anni '80. Dice oggi Stan Lee: "Non volevo fare del male a nessuno...allora ho immaginato un mostro simpatico, che però avesse la possibilità di tornare uomo e viceversa. Così Hulk è diventato il primo Supereroe mostro della storia dei fumetti". La prima apparizione su grande schermo lascia un po' spiazzati. Se uno si aspetta una storia fracassona, rumorosa e simpatica, penserà di aver sbagliato film. L'impressione è che il copione abbia voluto privilegiare un pubblico un po' più 'grande' e che la mano di Ang Lee si sia fatta sentire più del previsto. Il taiwanese ha rinunciato ai funambolismi da favola di "La tigre e il dragone" per tornare a scenari più cupi tipo "Tempesta di ghiaccio". Così il tema delle mutazioni genetiche diventa prevalente e sfocia in quelli collaterali, ugualmente 'pesanti': la creazione di esseri umani in laboratorio, l'abolizione della ragione, l'annullamento della civiltà, l'eliminazione del 'diverso', il dilaniante scontro padre/figlio come passaggio di sangue e di DNA. Temi tutt'altro che allegri, come si capisce, che Ang Lee costruisce con indubbia maestria visiva e, in certi momenti, visionaria ma che nell'arco di 138' denunciano anche stanchezza e poca lucidità. Un copione a corrente alternata dunque, costruito sulla classica lotta Bene/Male ma non ben equilibrato. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come discutibile, segnalando le non poche crudezze presenti in più momenti. UTILIZZAZIONE: per quanto detto sopra, il film non si adatta a ragazzi, ed è da rivolgere in programmazione ordinaria ad un pubblico adulto. Attenzione da riservare per i minori anche in vista di successivi passaggi televisivi.

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