Orig.: Gran Bretagna/Lussemburgo/Stati Uniti/Francia (2011) - Sogg. e scenegg.: Jonah Lisa Dyer, Stephen Dyer - Fotogr.(Scope/a colori): Sean Bobbitt - Mus.: Christian Henson - Montagg.: Jon Gregory - Dur.: 100' - Produz.: Sarah Curtis, Judy Cairo, Tracey Becker.
Interpreti e ruoli
Maggie Gyllenhaal (Charlotte Dalrymple), Hugh Dancy . (Mortimer Granville), Jonathan Pryce (dott. Robert Dalrymple), Felicity Jones (Emily Dalrymple), Rupert Everett (Lord Edmund St. John Smythe), Ashley Jensen (Fanny), Sheridan Smith (Molly), Elisabet Johannesdottir (sig.ra Pearce), Kim Criswell (sig.ra Castellari), Leila Schaus (Tess), Gemma Jones, Anna Chancellor
Soggetto
Londra, 1880. Appena licenziato dall'ospedale per contrasti sul modo di curare i pazienti, il giovane medico Mortimer Granville trova un nuovo lavoro nello studio del dott. Dalrymple. Costui si occupa dei casi di isteria femminile, usando una terapia provocatoria ma efficace, un intimo massaggio manuale. Su questa strada lo segue con successo Granville, che acquista la fiducia del dottore, al punto di ottenere in moglie la sua figlia minore Emily. Dalrymple però ha un'altra figlia, Charlotte, e tanto la prima è tranquilla e posata quanto la seconda è ribelle, eccessiva, dedita a promuovere la causa dell'emancipazione femminile e della solidarietà ai più poveri. Quando Granville pretende troppo dal proprio lavoro, commette errori e viene licenziato. Si rifugia allora dall' amico fraterno Lord Edmund, che ha l'intuizione decisiva. Insieme tornano da Darlymple, e capiscono che il successodeel nuovo metodo è assicurato. Nel frattempo Charlotte viene arrestata e imprigionata per i suoi atteggiamenti ribelli. Quando esce, trova Granville, pronto a dirle il proprio amore e a chiederla in matrimonio.
Valutazione Pastorale
Le note stampa ricordano che il punto di partenza è un fatterello storico per lo più ignoto: alla fine dell'Ottocento un medico inglese stimato, Joseph Mortimer Granville, progettò in tutta serietà un dispositivo per fini terapeutici finalizzato ad alleviare blocchi e dolori muscolari e a combattere il disturbo noto come 'isteria'. Che un fatto vero, con implicazioni anche scientifiche, sia diventato copione oggi in un contesto filmico in cui i richiami pruriginosi trovano facile accoglienza commerciale, potrebbe addirittura diventare un limite nell'economia generale del racconto. Da un lato infatti si allude, si gira intorno al punto centrale, senza esplicitare alcunchè, dall'altro si porta in primo piano il personaggio Charlotte, che mette scompiglio nella puritana Londra vittoriana, viene osteggiata e combattuta ma alla fine risulta vincente e prototipo della donna che attraverserà il successivo ventesimo secolo. Con una conclusione che viceversa sa di antica, romantica storia d'amore e si chiude sul lieto fine. L'ambientazione ha il fascino e l'eleganza del cinema in costume inglese più tradizionale, il taglio brillante evita cerebralismi o toni di denuncia, il copione perde un po' quota quando crea situazioni forse troppo 'scritte' (quelle due sorelle così programmaticamente opposte, e il passaggio di Granville dall'una all'altra appare quasi inevitabile...). Il risultato è un prodotto ben confezionato, qua e là ammiccante, non del tutto autonomo rispetto alla storia che affronta. Dal punto di vista pastorale, è da valutare come complesso e segnato da una generica superficialità, più negli argomenti che nella forma.
Utilizzazione
In programmazione ordinaria il film è da utilizzare con le dovute cautele rispetto al pubblico e alle differenti fasce di sensibilità. Opportuno non coinvolgere minori e piccoli, anche in seguito, in vista di eventuali passaggi televisivi e di uso di dvd e di altri supporti tecnici.
