I BABYSITTER

Valutazione
Futile, grossolanità
Tematica
Cinema nel cinema, Famiglia - genitori figli, Il comico
Genere
Commedia
Regia
Giovanni Bognetti
Durata
84'
Anno di uscita
2016
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Medusa
Musiche
Matteo Curallo
Montaggio
Danilo Torchia

Orig.: Italia (2016) - Sogg. e scenegg.: Giovanni Bognetti - Fotogr.(Panoramica/a colori): Federico Masiero - Mus.: Matteo Curallo - Montagg.: Danilo Torchia - Dur.: 84' - Produz.: Maurizio Totti, Alessandro Usai per Colorado Film in collaborazione con Medusa Film.

Interpreti e ruoli

Diego Abatantuono (Gianni Porini), Paolo Ruffini (Aldo), Francesco Mandelli (Andrea Tasso), Simona Tabasco (Sonia), Francesca Cavallin (Marta), Andrea Pisani (Mario), Luca Peracino (Ernesto), Francesco Facchinetti (vice ispettore Ermanno Masuelli), Antonio Catania (commissario), Davide Pinter (Remo), Alberto Farina . (Tonino)

Soggetto

Gianni Porini, titolare di un importante studio che rappresnta campioni sportivi deve andare a ritirare un Premio al Gran Galà dello Sport insieme alla moglie e per quella sera si ritrova senza babysitter cui affidare il figlio Remo di dieci anni. Vede Andrea un impacciato giovane che lavora per lui e, senza pensarci, gli affida l'incarico. L'uomo deve presentarsi alla villa di Porini e sorvegliare il figlio fino alla mattina seguente...

Valutazione Pastorale

Nelle note informative lo si indica come il remake di "Babysitting", commedia francese del 2014 diretta da Philippe Laucheau e Nicolas Benamou. Essendo questo un titolo non distribuito in Italia, sorgono immediati altri riferimenti, più conosciuti, alla commedia nella versione demenziale e scorretta, specie americana, alla "American Pie" o "Una notte...". In effetti qui l'espediente che dovrebbe rendere più originale il racconto è dato dal ritrovamento di un video girato nella notte e che Porini e la moglie vedono all'inizio con stupore ma poi con sempre meno sorpresa. Durante la 'festa' che si scatena nella villa, succede ovviamente di tutto nell'ottica di una progressiva perdita di controllo e di sbracamento della situazione. Gli amici di Andrea chiamano altri 'amici' e non, a partecipare a quello che in breve tempo diventa un delirante consesso di pseudoumorismo. Naturalmente marito e moglie dal divano di casa osservano e di tanto in tanti quello che vedono offre spunti per rinfacciarsi accuse su episodi personali. Insomma la comicità è greve, il clima della serata pesante e molti commenti sono affidati a battute e doppi sensi certo espliciti. A lasciare più perplessi è il tono generale, alquanto accomodante e un po' 'ruffiano', ma soprattutto la presenza del bambino Remo, e il suo essere sballottato in mezzo ai 'giochi' degli adulti in modo eccessivo e incongruo. Con un finale di comodo in cui ai grandi si riconosce il merito di averlo fatto finalmente divertire e di aver favorito l'incontro tra lui e il padre. Al tirar delle somme, il copione è debole e frammentario, quasi sempre incentrato su esiti facili e prevedibili. E il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come futile e segnato da superficialità.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare con molta cautela in programmazione ordinaria, cercando di evitare la presenza di pubblico di bambini e di minori.

Le altre valutazioni

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