IL BACIO DELLA MORTE

Valutazione
Inaccettabile, Violento
Tematica
Genere
Film Noir
Regia
Barbet Schroeder
Durata
110'
Anno di uscita
1995
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
KISS OF DEATH
Distribuzione
Fox
Soggetto e Sceneggiatura
Richard Price, Eleazar Lipsky tratto dalla sceneggiatura dell'omonimo film di Ben Hecht, Charles Lederer
Musiche
Trevor Jones
Montaggio
Lee Percy

Sogg.: tratto dalla sceneggiatura dell'omonimo film di Ben Hecht, Charles Lederer - Scenegg.: Richard Price, Eleazar Lipsky - Fotogr.: (panoramica/a colori) Luciano Tovoli - Mus.: Trevor Jones - Montagg.: Lee Percy - Dur.: 110' - Produz.: Barbet Schroeder, Susan Hoffman - Vietato ai minori degli anni quattordici

Interpreti e ruoli

David Caruso (Jimmy Kilmartin), Nicolas Cage (Little Junior Brown), Helen Hunt (Bev), Samuel L.Jackson (Calvin), Stanley Tucci (Frank Zioli), Kathryn Erbe (Rosie), Ving Rhames (Omar), Philip Baker Hall, Michael Rapaport, Anthony Heald, Angel David, Katie Sagona, John Costelloe, Anne Meara

Soggetto

in libertà vigilata dopo la carcerazione, Jimmy Kilmartin, sposato con Bev e padre di una bimba, Corinne, viene sollecitato dal cugino Ronnie a sostituire un autista ubriaco per guidare un trailer di automobili rubate, e che lui per compassione trattiene a bordo. Lasciata la bimba all'amica Rosie, si trova coinvolto, una volta giunto al porto col convoglio di automobili rubate, in uno scontro a fuoco con la polizia: l'ubriaco spara e ferisce l'agente Calvin prima di venire ucciso. Jimmy, tacendo i nomi dei complici va in galera mentre Bev viene aiutata da Ronnie, che la fa lavorare nella sua officina. Questi, una sera la fa ubriacare e se la porta a casa: per sfuggirgli, lei sale sull'automobile di lui e si schianta contro un camion. Rosie svela la verità a Jimmy ed egli fa i nomi dei ladri in cambio di una giornata con la bimba. Il boss Little Junior Brown viene così arrestato e rilasciato: questi, sospettando Ronnie, che Jimmy ha omesso ad arte tra i denunciati, lo massacra. Rimesso in libertà, Kilmartin viene convinto a collaborare con l'agente Calvin dal procuratore Frank Zioli, che gli assicura l'impunità quando avrà consentito di "incastrare" Little. Frattanto sposatosi con Rosie, Jimmy si reca nel locale del boss, in crisi per la perdita del padre. Compromessosi con una frase incauta, a stento riesce a salvarsi. Poi Jimmy conosce un certo Omar, trafficante eroinomane, anche lui pedinato da Zioli, e Little lo uccide davanti ai suoi occhi. Tra gli agenti e Zioli si litiga sull'arresto e sul processo di Little, che viene arrestato, ma grazie all'avvocato di questi rilasciato. Quando Little rapisce la piccola Corinne per spaventare Jimmy, questi chiede a Zioli di "incastrare" il boss utilizzando la registrazione audio fatta durante il delitto, ma il procuratore, che ha ottenuto la carica di giudice, si defila. Affrontato Little nel suo locale, Jimmy sta per venir sopraffatto quando Calvin, preavvertito, lo arresta. Con l'incarcerazione di Little e le ammissioni del procuratore, Jimmy può considerarsi temporaneamente al sicuro.

Valutazione Pastorale

a parte la violenza belluina (ed esibita come spettacolo) che già renderebbe inaccettabile il film, è proprio l'assoluta mancanza di riferimenti morali che lo rende negativo. In definitiva l'unico personaggio positivo è Jimmy, "incastrato" da un parente balordo e malfido che non esita prima a rinfacciargli l'aiuto prestatogli in passato dalla famiglia e poi ad insidiargli la moglie causandone indirettamente la morte. E per tragica beffa la sua compassione per l'autista ubriaco che egli carica a bordo per evitargli di venire ucciso non solo scatena tutta una serie di tragici eventi che lo travolgerà, ma causerà indirettamente la morte di questi. Il tutto con la presenza di un procuratore corrotto e poliziotti violenti e sadici.

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