IL BARBIERE DI RIO

Valutazione
Inaccettabile, Scabroso
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Giovanni Veronesi
Durata
100'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Cec-chi Gori Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Giovanni Vero
Musiche
Telo
Montaggio
Nino Baragli

Sogg. e Scenegg.: Giovanni Vero-nesi, Ugo Chiti - Fotogr.: (scope/ a colori) Maurizio Calvesi - Mus.: Telo-nio, Irene Grandi, Dado Parisini - Montagg.: Nino Baragli - Dur.: 100' -Produz.: C.G.G. Tiger Cinematografica, Pacific Pictures

Interpreti e ruoli

Diego Abatantuono (Matteo), Zuleika Dos Santos (Giorgigna), Giuseppe Oristanio (Rocco), Renata Fronzi (Angelina), Margaret Mazzantini (Silvia), Rocco Papaleo (Ugo), Irene Grandi, Antonio Petrocelli, Dario Tata, Claudio Bignone, Mauro Di Francesco, Ninì Salerno, Ugo Conti, Rogerio Cardoso, Rui Polanah, Monica Assis

Soggetto

Matteo, un gioviale quarantenne, dopo 15 anni di matrimonio è in crisi: vive con i due figli, in un soppalco della sua barberia in Roma a Campo de' Fiori e non sopporta di vedere un altro uomo che si incontra con la moglie Silvia dalla quale si è separato. Costei, donna tanto poco fedele, quanto adesso esigente, chiede sempre nuovi aumenti dell'assegno mensile e gli contende i figli. Insieme al suo collega Ugo e con gli amici, Matteo legge e commenta con interesse un dépliant turistico sul Brasile, paese di cui sono decantate le bellezze. Malinconico per la sua vita grama, Matteo comincia a valutare l'ipotesi di prendersi una vacanza, e di andare a far visita alla sorella maggiore, Angelina, che da tempo vive a Rio de Janeiro. Non si vedono da 20 anni: il viaggio sarà per Matteo una occasione per distrarsi e guardare più chiaramente il futuro. A Rio l'impatto con la gente non è entusiasmante: l'autista del taxi tenta di imbrogliarlo con il cambio del denaro e lui è costretto a prendere il tram. Quando arriva dalla sorella l'emozione di lei è tanta che sviene e deve andare in ospedale. Sopravvengono anche problemi di lingua: il "portoghese" di Matteo è un miscuglio di lingue ma lui cerca di cavarsela inventandosi anche una vita brillante che suscita in tutti i parenti ammirazione, tanto da essere soprannominato lo "zio belo". Poi, sulla spiag-gia, incontra Giorgigna, una giovane mulatta che lo invita ad andare con lei: visitano le spiagge di Rio; vanno in funivia fino sulla cima del picco dove c'è la statua del Cristo ed è proprio qui che li raggiunge Rocco, uno dei figli di Angelina. Giorgigna è "amica" di Rocco e questi non gradisce che lo zio si intrattenga con la "sua" donna. Comunque alla sera Rocco accompagna Matteo e Giorgigna in un night: qui Rocco prende da parte Giorgigna e la malmena; poi intima a Matteo di andarsene. Costui inventa scuse con Ange-lina per giustificare la sua partenza, ma poi accetta un invito di amici per una escursione a Paratì, un villaggio di pescatori dove incontra di nuovo Giorgi-gna e si intrattiene intimamente con lei. Successivamente quando apprende che la moglie è rimasta ferita in un incidente, Matteo parte per Roma. In ospedale la moglie lo invita a riprendersi i figli e chiede un aumento dell'as-segno mensile. Questo denaro, affidato da Matteo ai due figli, perché lo con-segnino alla madre, viene invece utilizzato da costoro, con l'aiuto di Ugo, per pagare il viaggio a Giorgigna che dopo qualche giorno arriva a Roma. Ma Matteo, che ha ottenuto il divorzio dalla moglie ma è in precarie condi-zioni economiche, decide di tornare in Brasile con Giorgigna per gestire una barberia.

Valutazione Pastorale

Commedia banale che alterna le note esibizioni comico-grevi del protagonista a divagazioni da documentario di propaganda turistica. Il tutto in un quadro di situazioni amorali e boccaccesche scontate e noiose, ravvivate da dialoghi scurrili e scabrosità di ogni genere. Uno spetta-colo insulso sotto ogni aspetto.

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