IL CARTAIO

Valutazione
Discutibile, crudezze
Tematica
Giallo - Triller, Internet
Genere
Thriller
Regia
Dario Argento
Durata
106'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
Claudio Simonetti
Montaggio
Walter Fasano

Orig.: Italia (2003) - Sogg. e scenegg.: Dario Argento e Franco Ferrini - Fotogr.(Panoramica/a colori): Benoit Debie - Mus.: Claudio Simonetti - Montagg.: Walter Fasano - Dur.: 106' - Produz.: Dario Argento e Claudio Argento per Opera Film - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Stefania Rocca (Anna Mari), Liam Cunningham (John Brennan), Silvio Muccino (Remo), Adalberto Maria Merli (questore), Claudio Santamaria (Carlo Sturni), Fiore Argento (Lucia), Mia Benedetta (Francesca), Jennifer Poli (Christine Girdler), Antonio Cantafora. (commissario Marini), Conchita Puglisi (Marta), Luis Molteni (medico legale)

Soggetto

A Roma un serial killer, dopo aver sequestrato una ragazza, lancia via Internet una sfida alla Polizia: la vita della prigioniera verrà decisa da una partita di videopoker, se vince la uccide, se perde la lascia libera. Dal momento che le indagini affidate alla poliziotta Anna e al suo collega inglese John non ottengono alcun successo, la sfida viene accettata. In seguito ai primi insuccessi, il questore acconsente al tentativo di far giocare Remo, un ragazzo trovato in un locale e che si dimostra un forte giocatore. Lucia, la figlia del questore, a sua volta rapita, viene così liberata ma non riesce ad essere utile nella ricerca del killer. Poco dopo anche Remo é attirato in una trappola e ucciso. Lo stesso capita a John, chiamato con un falso SMS in una villa e infilzato in un cancello. Ma nel correre in macchina sul luogo di quest'ultimo omicidio, Anna mette insieme alcuni elementi e capisce che Carlo, il collega alla guida, é il colpevole di tutti i delitti. I due si scontrano, finiscono su un binario, lei si libera in tempo mentre lui resta attaccato e finisce sotto il treno in arrivo. Un mese e mezzo dopo, Anna, che aveva avuto una breve storia con John, riceve la notizia di essere incinta.

Valutazione Pastorale

Non si può certo rimproverare a Dario Argento di non essere coerente. Da oltre trenta anni ("L'uccello dalle piume di cristallo" é del 1969) fa cinema di 'genere' e all'interno di un genere solo: il thriller, ora sul versante giallo, ora su quello horror, ora su quello fantastico. Variazioni spesso minime e sempre più insignificanti hanno accompagnato l'etichetta che ormai segnala Argento come "il regista italiano di thriller conosciuto in tutto il mondo". Fa bene il regista a dire che: " 'Il cartaio' non è un film sulla crisi di qualcosa: valori, famiglia, istituzioni, assetti politici... E' su quella cosa che non conosce mai crisi: il male". Argomento quanto mai interessante, ma chi riesce a trovarlo nel copione merita un premio: é in effetti il grande assente, come del resto ritmo e suspense. Dentro la bella cornice di una Roma insolita, notturna e nascosta, fotografata con luce tagliente e accattivante, scorre una storia di poca vivacità, la cui credibilità é irrimediabilmente compromessa da una recitazione tirata via, che vorrebbe comporre una miscela tra paura e ironia ma risulta del tutto risibile. Insomma il terrore corre (si fa per dire) sul computer, le nuove tecnologie sono veicolo di paura: ma tutto finisce lì. Dal punto di vista pastorale, il film, muovendosi tra passaggi riusciti e altri meno felici, è da valutare come discutibile e segnato da numerose crudezze. UTILIZZAZIONE: ricordando la presenza del divieto ai minori di 14 anni, il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, riservandolo ad un pubblico adulto e preparato al genere thriller con accenni di horror (il lavoro che si fa sui cadaveri): senza però raggiungere compiacimento o toni gratuiti.

Le altre valutazioni

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