IL CASO KERENES

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Famiglia - genitori figli, Male, Matrimonio - coppia, Metafore del nostro tempo, Politica-Società
Genere
Drammatico
Regia
Calin Peter Netzer
Durata
112'
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Romania
Titolo Originale
Child's Pose
Soggetto e Sceneggiatura
Razvan Radulescu, Calin Peter Netzer
Fotografia
Andrei Butica
Musiche
brani di autori vari
Montaggio
Dana Lucretia Bunescu
Produzione
Calin Peter Netzer, Ada Solomon

Interpreti e ruoli

Luminita Gheorghiu (Cornelia), Bogdan Dumitrache (Barbu), Ilinca Goia (Carmen), Natasa Raab (Olga Cerchez), Florin Zamfirescu (Aurelian Fagarasanu), Vlad Ivanov (Dinu Laurentiu)

Soggetto

Sessantenne benestante e altoborghese, Cornelia ha per l'unico figlio Barbu un affetto totalizzante ed esclusivo. Il ragazzo cerca di emanciparsi, tiene con la madre una situazione conflittuale, che precipita quando lui resta coinvolto in un incidente d'auto poco fuori Bucrest: nel fare un sorpasso, investe un tredicenne che muore sulla strada. Mentre polizia e avvocati si dedicano alla ricostruzione dei fatti, Cornelia ha un unico obiettivo: salvare il figlio da eventuali condanne. Per fare questo ricorre a tutte le proprie conoscenze che possono intervenire nei confronti delle autorità costituite. Se questo risulta possibile, più complicato è gestire l'accaduto sotto il profilo emotivo. Il momento centrale avviene quando Cornelia decide di andare a trovare a casa i genitori dell'adolescente ucciso. Nel colloquio con il padre e la madre, emerge infine tutta la complessità della situazione.

Valutazione Pastorale

Dice Netzer: "Con il mio sceneggiatore abbiamo cominciato a discutere delle nostre vite e dei rapporti con le nostre madri, che abbiamo articolato sotto forma di finzione. Ne è uscita la descrizione di una relazione quasi patologica, ambientata all'interno della classe alta perché é molto più probabile trovarvi un comportamento simile che non in quelle basse (...) La storia mi è molto vicina e volevo affrontarla in un racconto dall'autenticità quasi documentaristica". Dalla Romania sono arrivati di recente alcuni film di bello spessore e di notevole impatto visivo (ultimo quello di Mungiu). La compattezza di racconto e la ariosità dello stile caratterizzano anche questa proposta: affidandosi ad uno sguardo secco, lirico e spigoloso, Netzer entra con crescente decisione nelle psicologie dei pochi personaggi, ne mette a nudo la fisicità dentro luoghi e ambienti, ne evidenzia il trascolorire dalle certezze alla paura, facendo emergere conflitti morali e doppiezze etiche ingovernabili. Il racconto, per niente gratificante, scorre lungo una ricchezza visiva che si fa quasi visionaria nel procedere verso la fine: quando si capisce che non c'è un finale possibile e che ogni maschera si trasmette inesorabilmente dall'uno all'altro. Dal punto di vsita pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendone presente il taglio narrativo di non facile approccio. Meglio proporlo in contesti mirati, dove sia possibile avviare riflessioni sui molti spunti che offre. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri strumenti tecnici.

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