IL CASTELLO NEL CIELO

Valutazione
Consigliabile, poetico
Tematica
Amicizia, Avventura, Ecologia, Film per ragazzi, Potere
Genere
Film d'animazione
Regia
Hayao Miyazaki
Durata
124'
Anno di uscita
2012
Nazionalità
Giappone
Titolo Originale
Tenku no shiro Rapyuta
Distribuzione
Lucky Red Distribuzione
Musiche
Joe Hisaishi
Montaggio
Takeshi Seyama, Yoshihiro Kasahara, Hayao Miyazaki

Orig.: Giappone (1986) - Sogg. e scenegg.: Hayao Miyazaki dal proprio omonimo fumetto manga - Fotogr.(Panoramica/a colori): Hirokata Takahashi - Mus.: Joe Hisaishi - Montagg.: Takeshi Seyama, Yoshihiro Kasahara, Hayao Miyazaki - Dur.: 124' - Produz.: Isao Takahata per Studio Ghibli.

Soggetto

Il dodicenne minatore Pazu salva la coetanea Sheeta, una ragazza misteriosamente caduta dal cielo, e, scoprendo a poco a poco la sua storia, comincia con lei un viaggio alla ricerca di Laputa, leggendaria isola con intorno un castello ricco di tesori, robot, giardini. Tutto è legato ad un ciondolo prezioso, una bussola, il cui possesso cambia e determina i destini dei protagonisti.

Valutazione Pastorale

E' quasi obbligatorio ricordare che si tratta di un film realizzato da Hayao Miyazaki nel 1986, il primo prodotto con il marchio Studio Ghibli: una sigla produttiva che sarebbe in seguito diventata famosissima grazie al successo crescente in Patria e nel mondo nel campo dell'animazione dell'autore nipponico. Subito dopo bisogna aggiungere che, senza saperlo, i 25 anni di stanza non si avvertono. L'animazione è realizzata a mano, la veste cromatica rifulge di una colorazione nitida, dolce, stemperata nella morbidezza del tratto, il copione poi è ricco di spunti, rimandi, citazioni e metafore ispirate ad una concezione della realtà romanzata e fiabesca. Il senso forte della fiaba è nella leggerezza espressiva con la quale l'autore dipana i temi importanti della vita, della crescita, dei traguardi da raggiungere, delle utopie, dei sogni e delle delusioni, della famiglia e della dedizione. Forse in certi momenti il racconto risulta un po' ripetitivo (124'...), il tono perde qualche vivacità; resta tuttavia pieno di trasognata sincerità l'incedere spontaneo e immediato del copione, il suo fiducioso procedere nei chiaroscuri, nelle trappole della Storia, fino al trionfo del Bene. Un apologo suggestivo e visionario fatto di emozioni che scandiscono le tappe della crescita dell'uomo e della donna. Forse si tratta di uno degli ultimi esempi di un'animazione che da allora in poi è stata sostituita inesorabilmente da computer, effetti speciali, tecnologie digitalizzate.Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e certamente poetico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito in molte circostanze come proposta per bambini, ragazzi e per tutta la famiglia.

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