IL CLUB DELLE VEDOVE *

Valutazione
Discutibile, Scabrosità
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Bill Duke
Durata
106'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THE CEMETERY CLUB
Distribuzione
Columbia Tri Star Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Ivan Menchell tratto dal lavoro teatrale "The cemetery club" di Ivan Menchell
Musiche
Elmer Bernstein
Montaggio
John Carter

Sogg.: tratto dal lavoro teatrale "The cemetery club" di Ivan Menchell - Scenegg.: Ivan Menchell - Fotogr.: (normale/a colori) Steven Poster - Mus.: Elmer Bernstein - Montagg.: John Carter - Dur.: 106' - Produz.: David Brown, Sophie Hurst, Bonnie Palef

Interpreti e ruoli

Ellen Burstyn (Esther Moskovitz), Olympia Dukakis (Doris Silverman), Diane Ladd (Lucille Rubin), Danny Aiello (Ben Katz), Lainie Kazan (Selma), Christina Ricci (Jessica), Bernie Casey (John), Wallace Shawn (Larry), Louis Guss

Soggetto

in una città degli Stati Uniti vivono Esther Moskovitz, Doris Silverman e Lucille Rubin, tre ebree più che mature, ma ancora piacenti, amiche da sempre, che sono rimaste vedove a breve distanza l'una dall'altra. L'ultima a perdere il marito, Murray Moskovitz, un gentleman, è Esther, che, dopo un matrimonio durato felicemente 39 anni, sente molto la solitudine, nonostante abbia una figlia affezionata e una nipotina adolescente, Jessica. Ora le tre agiate vedove, che si trovano davanti ai problemi delle donne sole, reagiscono in modi diversi: Doris si dedica completamente alla memoria dello scomparso marito Abe, e vorrebbe che anche Esther e Lucille l'accompagnassero sempre nelle sue frequentissime visite al cimitero, dove cura la tomba e rivolge parole al defunto. Ma, dopo qualche tempo, le due amiche si rifiutano di imitarla e cercano di riprendere una vita normale, Lucille, la più brillante delle tre, si veste in modo giovanile e si interessa ad altri uomini, mentre Esther, la più equilibrata, conosce per caso al cimitero un vedovo ancora piacente, Ben Katz, che poi incontra di nuovo e che s'interessa evidentemente a lei: è un ex poliziotto in pensione, che si è messo a fare il tassista, ed è stato sposato 10 anni. Anche se non ha la classe di Esther, è simpatico, e la donna accetta un suo invito al ristorante. Disgraziatamente egli la conduce proprio in quello in cui Murray è morto d'infarto. Superato l'imbarazzo e lasciato il locale, Ben racconta a Esther perché ha lasciato la polizia, e infine le da' un bacio. Intanto si prepara il matrimonio di un'altra amica, Selma, specialista in divorzi, che sposerà un vecchio e ricchissimo commerciante di frutta, e vuole le tre indivisibili amiche come damigelle d'onore. Dopo che Ben ha insegnato a Esther a guidare l'auto e l'ha portata a ballare, i due passano la notte insieme in albergo, e la donna chiede all'uomo di usare un profilattico, che causa qualche complicazione. Poi il rapporto amoroso soddisfa entrambi, ma, al mattino, l'uomo, spaventato dalla prospettiva di un legame serio, tenta di allontanarsi in silenzio; Esther, svegliatasi, si offende, e più tardi confida alle amiche la sua notte con Ben, provocando l'ira delle due donne, che si precipitano in casa del colpevole, facendogli aspre critiche, ma vengono esortate a non immischiarsi in fatti che riguardano solo lui ed Esther. Dopo altre incomprensioni, e crisi relative, specie quando Esther trova Ben con un'altra donna, i due si dividono, ma quando Doris muore improvvisamente, dopo il fastoso matrimonio di Selma, Katz partecipa al funerale e chiede perdono a Esther per averla fatta soffrire: la pace è fatta. Lucille, recatasi al cimitero, dice davanti alla tomba di Doris che Esther e Ben si sposeranno certo presto, e che lei, nonostante le sue arie spregiudicate non è stata mai altro che con suo marito Jack: ma ora basta, ha deciso di dirgli addio.

Valutazione Pastorale

questa commedia, ispirata spesso all'humor nero, a qualche battuta spiritosa, ma le nuoce l'insistere continuamente sullo stesso argomento. La regia di Bill Duke mostra qualche impaccio: nel primo tempo si notano eccessive lungaggini, mentre il secondo fila assai meglio, ma complessivamente la vicenda appare piuttosto stiracchiata, oltre che monotona. Bravi gli attori: le tre protagoniste sono particolarmente brillati Ellen Burstyn è espressiva e fragile, quando occorre, nel ruolo di Esther; Olympia Dukakis (Doris) interpreta il ruolo di una donna acida e aggressiva; e Diane Ladd (Lucille) è adatta al suo personaggio. Ottimo Danny Aiello, nella parte di Ben. Nella storia sono messi in vivo risalto i sentimenti dell'amicizia fra le tre donne, ed è descritta efficacemente la posizione tipica della vedova americana. Peccato che improvvisamente venga a disturbare l'atmosfera complessiva la scabrosa scena del profilattico, resa probabilmente necessari a dall'ossessionante campagna anti AIDS, che si svolge in America.

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