Il concorso

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Dialogo, Donna, Educazione, Emarginazione, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Giovani, Giustizia, Mass-media, Matrimonio - coppia, Media, Metafore del nostro tempo, Politica-Società, Povertà, Razzismo, Storia
Genere
Commedia - Dramma
Regia
Philippa Lowthorpe
Durata
106'
Anno di uscita
2020
Nazionalità
Regno Unito
Titolo Originale
Misbehaviour
Distribuzione
Bim Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Rebecca Frayn, Gaby Chiappe
Fotografia
Zac Nicholson
Musiche
Dickon Hinchliffe
Montaggio
Úna Ní Dhonghaíle
Produzione
Produttore: Suzanne Mackie, Sarah-Jane Wheale, Andy Harries, Rebecca Frayn, Cameron McCracken, Jenny Borgars, Rose Garnett, Andrea Scarso, Natascha Wharton. Casa di produzione: Left Bank Pictures

Il film è stato presentato in anteprima al BIFEST - Bari International Film Festival

Interpreti e ruoli

Keira Knightley . (Sally Alexander), Gugu Mbatha Raw (Jennifer Hosten), Jassie Buckley (Jo Robinson), Keeley Hawes (Julia Morley), Phyllis Logan (Evelyn Alexander), Rhys Ifans (Eric Morley), Greg Kinnear (Bob Hope), Emma Corrin (Jillian Jessup)

Soggetto

Londra 1970, concorso di bellezza internazionale Miss Mondo. Le attiviste del gruppo Movimento di liberazione delle donne vogliono boicottare lo show, per rimarcare il bisogno di un’immagine differente della donna nella società…

Valutazione Pastorale

La regista Philippa Lowthorpe, che ha lavorato per serie televisive britanniche di successo come “Call the Midwife” e “The Crown”, firma per il cinema la commedia di respiro sociale “Il concorso” (“Misbehaviour”), che racconta la storia vera di come nel 1970 il concorso di Miss Mondo venne travolto da un’ondata di proteste femministe. La storia: Londra 1970, si sta organizzando il celebre concorso di bellezza internazionale Miss Mondo, condotto dall’attore comico Bob Hope, un evento televisivo seguito da un platea vastissima. In un’università inglese, in particolare tra le attiviste del gruppo Movimento di liberazione delle donne, si fa strada l’idea di boicottare lo show, irrompendo sul palco, per rimarcare il bisogno di un’immagine differente della donna… “Il concorso” fa parte di quel filone di commedie inglesi – ad esempio “We Want Sex” (“Made in Dagenham”, 2010) di Nigel Cole – che rileggono pagine della storia del Paese, le lotte per i diritti civili e dei lavoratori, in chiave acuta e brillante. Il film Lowthorpe, oltre a contare su un cast britannico di livello come Keira Knightley, Keeley Hawes, Jessie Buckley e Phyllis Logan, ci regala una prospettiva interessante sulla vicenda: da un lato registra l’emergere di una voce femminile in cerca di parità di diritti-condizioni infrangendo lo stereotipo del concorso di bellezza; dall’altro rimarca il valore dell’evento per una giovane miss, Jennifer Hosten (nel film Gugu Mbatha-Raw), la prima concorrente afroamericana a vincere il titolo e a ridurre così il gap della discriminazione razziale. Nell’insieme “Il concorso” è un’opera godibile, brillante e dall’interessante lettura sociale, adatto per adulti e adolescenti accompagnati. Dal punto di vista pastorale il film è consigliabile, problematico e per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni di dibattito mettendo a tema la condizione della donna nella società, la parità dei diritti, il dialogo in famiglia e il rapporto genitori-figli.

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