IL CRATERE

Valutazione
Complesso, Problematico, dibattiti
Tematica
Adolescenza, Famiglia, Famiglia - genitori figli
Genere
Drammatico
Regia
Silvia Luzi
Durata
97'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
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Distribuzione
La Sarraz Distribuzione
Musiche
Alessandro Paolini con il brano "Na stella" interpretato da Gianmaria Testa
Montaggio
Silvia Luzi, Luca Bellino

Orig.: Italia (2017) - Sogg.e scenegg.: Luca Bellino con la collaborazione di Rosario Caroccia - Fotogr.(Panoramica/a col.): Silvia LUZI, Luca Bellino - Mus.: Alessandro Paolini con il brano "Na stella" interpretato da Gianmaria Testa - Montagg.: Silvia Luzi, Luca Bellino - Dur.: 97' - Produz.: Luca Bellino, Silvia Luzi per TFILM e RAI CINEMA.

Interpreti e ruoli

Rosario Caroccia (il padre), Sharon Caroccia (la figlia), Imma Benvenuto, Rosario Petrone, Davide Russo, Genny Valentino.

Soggetto

In una zona indistinta tra Napoli e la sua periferia si muovono Rosario, un ambulante che opera nelle feste di piazza, e sua figlia Sharon, tredicenne, che sa cantare e insegue il successo...

Valutazione Pastorale

Sharon è un'adolescente consapevole di avare doti canore interessanti che potrebbero aprirle la strada del successo. Forse con forza ancora maggiore, quel sogno è inseguito da Rosario, padre della ragazza. Padre e figlia nella vita, padre e figlia sullo schermo: finzione e realtà si incrociano e provano a restare autonome e indipendenti. Operazione tuttavia non facile perché mentire sapendo di farlo è un gioco che rischia di apparire sporco e usurato né d'altra parte è più tempo di neorealismo, anzi quella bella illusione che aveva funzionato nel dopoguerra, nei tempi lunghi non trova più uno sbocco praticabile. Lo schermo si è ormai moltiplicato a dismisura, e fare l'attore non vuole più dire guardare semplicemente dentro lo specchio alla maniera misteriosa e sfuggente messa in atto da Visconti in "Bellissima". Qui il cratere diventa luogo inevitabilmente metaforico e quindi in grado di condensare attese, illusioni, anche errori. Luzi e Bellino (donna e uomo registi) strutturano il racconto su più livelli fino a spremerne ogni possibile conseguenza. E toccano esiti da non trascurare in quella rarefatta esclusione di caratteri che esclude logica e razionalità. Alla fine Sharon scompare, ma che tipo di fine le è toccata? I vinti non sono ribelli e l'adolescenza è più che mai stagione di speranze e di utopie. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare i programmazione ordinaria, con l'intento di proporre un'opera a livello narrativo stratificata e sfuggente. Una bella rappresentazione del rapporto padre-figlia oggi, nei suoi aspetti aspri e confusi.

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