IL DANNO

Valutazione
Inaccettabile, malsano
Tematica
Psicologia, Sessualità
Genere
Drammatico
Regia
Louis Malle
Durata
115'
Anno di uscita
1992
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
DAMAGE
Distribuzione
Penta Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
David Hare tratto dal romanzo omonimo di Josephine Hart
Musiche
Zbigniew Preisner
Montaggio
John Bloom

Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Josephine Hart - Scenegg.: David Hare - Fotogr.(panoramica/a colori): Peter Biziou - Mus.: Zbigniew Preisner - Montagg.: John Bloom - Dur.: 115' - Produz.: Skreba Nef, London; Le Studio Canal Plus, Paris - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Jeremy Irons (Stephen Fleming), Juliette Binoche (Anna Barton), Miranda Richardson (Ingrid), Rupert Graves (Martin Fleming), Leslie Caron, Ian Bannen, Peter Stormare, Gemma Clarke, Julian Fellowes, Tony Doyle, Raymond Gravell, Susan Engel, David Thewlis

Soggetto

Stephen Fleming, un cinquantenne conservatore inglese, sottosegretario nel Governo di Sua Maestà, ha una quieta e gradevole moglie (Ingrid), un figlio giornalista (Martin) e una splendida casa. Il giorno in cui conosce Anna Barton, la giovane fidanzata del figlio, è immediatamente attratto da lei: è un delirio e una follia, poiché gli incontri amorosi con la donna si ripeteranno. Anna ha un passato amaro da tragedia: quando aveva quindici anni, il fratello sedicenne che l'amava di una passione insana, per lei si era suicidato. Più tardi Anna aveva trovato nell'amicizia di un amico il solo suo conforto. Le sfrenatezze e l'attrazione che la futura nuora suscita in Stephen hanno effetti devastanti: abitudini alto borghesi, una famiglia avviata, nonché la stessa posizione politica, tutto appare compromesso. Stephen si ritrova ad essere il rivale del figlio, con quell'Anna che così torbidamente lo tradisce, ma è accecato dalla passione. Il raro, ma enigmatico sorriso della ragazza suggestiona Stephen e quando Anna lo invita a visitare la nuova casa di imminente sposa, questi dimentica la chiave all'esterno del portoncino e Martin, arrivato anche lui sul posto, scopre la coppia in appassionati amplessi. Arretrando smarrito verso la ringhiera, lo sfortunato fidanzato precipita nella tromba delle scale e muore. È la fine della turpe storia, che si conclude con lo strazio di Ingrid, con un secondo cadavere nella memoria di Anna, e con la rinuncia a tutto – moglie, casa, Londra e carriera – da parte di Fleming, ridottosi ad una vita girovaga e miserevole.

Valutazione Pastorale

Questo "Danno" non è un porno-film (malgrado gesti e comportamenti espliciti) ma piuttosto una torbida, furente e malsana tragedia. In questo clima tragico si collocano quell'antico incesto (Anna-fratello suicida) e quel ben tristo triangolo (Stephen-Anna-Martin), che fa da sostegno all'insania. Più che l'esibizione brutale della sessualità, vi è l'impadroneggiabile essenza del desiderio, quasi la sua cifra astratta: per cui si potrebbe anche presumere che, additando i risultati devastanti della faccenda nel viso disperato di Stephen, Malle abbia inteso accreditare più i segnali della ragione, che il disordine e le ceneri dei sensi. Gli interpreti: autorevole Jeremy Irons, uomo dal fascino tenebroso; di forte presenza Juliette Binoche (misteriosa, intensa nello sguardo e nel corpo, ma stranamente "fredda", tra ricordi incestuosi, altri ambigui, assolutamente priva di coscienza). In definitiva, e nonostante una narrazione accurata come a Malle piace ed immagini adeguatamente plastiche, non tutto è plausibile in questo film, dove il puro desiderio appare congelato nella coppia degli amanti, ma da essi non sublimato nell'amore.

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