IL MATRIMONIO DI LORNA

Valutazione
Accettabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Aborto, Donna, Matrimonio - coppia, Politica-Società, Solidarietà-Amore
Genere
Drammatico
Regia
Jean Pierre e Luc Dardenne
Durata
106'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Belgio
Titolo Originale
Le silence de Lorna
Distribuzione
Lucky Red
Musiche
brani di autori vari
Montaggio
Marie Hélene Dozo

Orig.: Belgio (2008) - Sogg. e scenegg.: Jean Pierre e Luc Dardenne - Fotogr.(Panoramica/a colori): Alain Marcoen - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Marie Hélene Dozo - Dur.: 106' - Produz.: Jean Pierre e Luc Dardenne, Denis Freyd.

Interpreti e ruoli

Arta Dobroshi (Lorna), Jeremie Renier (Claudy), Fabrizio Rongione (Fabio), Alban Ukaj (Sokol), Morgan Marinne (Spirou), Olivier Gourmet (poliziotto)

Soggetto

A Liegi Lorna, ragazza albanese, ha accettato di sposare Claudy, un coetaneo con problemi di droga, per avere la cittadinanza belga, separarsi da lui e poi di nuovo favorire l'unione interessata con un cittadino russo. Fabio, a capo della piccola organizzazione criminale, per accelerare i tempi, fa assumere a Claudy una dose di droga letale che lo uccide. Lorna, che negli ultimi giorni si era un po' legata al ragazzo, sente forti sensi di colpa. Al punto che, avendo avuto con lui un rapporto, ritiene di essere incinta e dice a Fabio di voler tenere il bambino. All'ospedale dicono che non è così, ma Lorna rifiuta di portare avanti il piano illegale con il russo. Condotta fuori città, si ribella e scappa nel bosco. Qui si addormenta, pensando che il giorno dopo qualcuno arriverà ad aiutarla.

Valutazione Pastorale

I fratelli Jean Pierre e Luc Dardenne sono i più famosi esponenti del cinema belga francofono. Ricordare alcuni dei loro cinque precedenti titoli ("La promesse", "Rosetta", "Il figlio") vuol dire sottolineare che la loro attenzione va ad un cinema rivolto a calare i fatti della cronaca, spesso dolorosi, nelle pieghe di una introspezione psicologica forte e lucida. In un rimpallo continuo tra le difficoltà indotte dai cambiamenti sociali e la necessità individuale di operare aspre scelte morali. Da una parte Lorna, in fuga da un generico est europeo; dall'altra una società libera, le cui regole di integrazione vengono forzate in modo disonesto e che però impongono decisioni tutt'altro che facili. Il Belgio, l'occidente, i matrimoni ingannevoli: ai registi interessa di più ciò che queste situazioni lasciano 'dentro', nell'anima, nella mente della persona. Dolore, rimorso, tristezza, e una sottile paura: quella che si insinua in Lorna dopo essersi prestata ad operazioni dove la dignità di troppi é stata svenduta e ora le fa credere di essere incinta per affidare ad un bambino la sua voglia di non perdersi del tutto. Racconto intenso, sofferto, aperto: dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da proporre in occasione mirate per poter avviare riflessioni sui molti argomenti attuali che propone. Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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