IL MISTERO DI BLACK ANGEL *

Valutazione
Accettabile-riserve, Crudezze
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Jonathan Mosto
Durata
98'
Anno di uscita
1991
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
BLACK ANGEL
Distribuzione
Filmauro
Soggetto e Sceneggiatura
Henry Dominic Henry Dominic, Jonathan Mostow
Musiche
Rick Marvin
Montaggio
Barry Zetlin

Sogg.: Henry Dominic, Jonathan Mostow - Scenegg.: Henry Dominic - Fotogr.: (normale/a colori) Lee Redmond - Mus.: Rick Marvin - Montagg.: Barry Zetlin - Dur.: 98' - Produz.: Kevin M. Kallberg, Oliver G. Hess

Interpreti e ruoli

Peter Strauss (Matthew Ryan), William O'Leary (Eddie Gordon), James O'Sullivan (Bill Douglas), K. Callan (Mrs. Gordon), Michele Pawk (Valerie Dwyer), Michael Keys Hall (Richard Dwyer), Ben Bawnsley (Mr. Gordon), Jerry Bossard, Marcus Chong, Patricia Sill, Kim Robillard, James Henriksen

Soggetto

Black Angel è il nome da combattimento di Eddie Gordon, un pilota da caccia statunitense di base nel Nevada. Il giovane capitano Gordon è di carattere chiuso, concentrato nel suo lavoro, che svolge con maniaco e spietato perfezionismo. Durante un week end, la pazzia che cova da lungo in lui esplode, ed egli, senza apparente motivo, uccide padre, madre e fratello minore. Quindi costringe una collega a cambiare il codice di armamento del suo Mirage, armandolo con missili aria-aria e con una bomba nucleare di cui sottrae anche la scheda tecnica. Strangolata la collega, decolla per l'esercitazione ed abbatte tre allievi, sotto gli occhi increduli del suo superiore ed ex istruttore, il colonnello Matthew Ryan, bombarda la pista impedendo il decollo degli aerei, nonché le batterie dei missili e la contraerea. Quindi si dilegua ed atterra sull'autostrada nei pressi di un capannone dove nasconde il velivolo, dopo aver sequestrato una famigliola in auto, i Dwyer (Richard, Valerie e figlio ancora lattante). Mentre si scatena una caccia in grande stile per trovarlo, egli smonta l'ordigno nucleare, cui manca il detonatore, e si reca in città con la donna. Questa lascia un messaggio dietro agli chèques con cui paga gli acquisti del folle, e mentre il garzone di un ferramenta non se ne accorge, il farmacista, cui Gordon è costretto a rivolgersi perché l'esposizione alle radiazioni dell'ordigno gli causano vomito e malessere, legge il messaggio e dà l'allarme. Ma Gordon uccide i poliziotti giunti per un controllo, mentre i Dwyer tentano di fuggire. Il folle allora uccide Richard, ferisce Valerie e risparmia il piccolo. La donna, giunta a sera, con le ultime forze si trascina sulla strada e viene soccorsa e portata in ospedale. Ryan riesce a vederla ed a capire il folle progetto di Gordon, che da tempo farnetica di essere "l'eletto", giunto a purificare il mondo dai peccatori. Il giovane vuole lanciarsi, come un kamikaze, su Las Vegas. Sarà il suo vecchio istruttore, con una manovra spettacolare e mortale, a farlo saltare in aria con l'aereo sul deserto sacrificando la sua vita, mentre la versione ufficiale dei fatti parlerà solo di un incidente durante un addestramento.

Valutazione Pastorale

film ben costruito dove le sequenze, altamente spettacolari, in volo, non travalicano mai le esigenze della narrazione, a differenza di altri film dove i duelli aerei sono il perno attorno al quale ruotano, come un pretesto, le vicende "a terra". William O'Leary tratteggia con convinzione l'allucinata parabola della paranoia di Gordon, cresciuto in un clima familiare che lui sente particolarmente oppressivo, con un padre frustrato dal fatto di non essere diventato pilota e maniaco delle armi e della caccia, e con la madre imbevuta della solita religiosità un po' settaria ed intrisa di avventismo, tipica di certe correnti protestanti d'oltreoceano. Una menzione per Michèle Pawk, la donna sequestrata dal folle, che vedendogli tra le braccia il figlio innocente, pur nel comprensibile terrore capisce quale dramma di solitudine e follia si consumi nel giovane uomo che vuole "portare la luce al mondo". La storia non è solo il convincente disegno di un itinerario verso l'inferno di un "Angelo Nero", ed il titolo naturalmente riecheggia il cupo personaggio dell'Apocalisse, ma anche un atto d'accusa sulla mancanza di vero dialogo nelle famiglie, sulla possibile deformazione causata dal culto del nemico da abbattere cara ai corpi speciali americani, ed infine sulla minaccia che armi letali fabbricate a milioni possano andare a finire nelle mani di un folle, o di un criminale.

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