IL PADRE D’ITALIA

Valutazione
Complesso, Problematico, dibattiti
Tematica
Famiglia - genitori figli, Metafore del nostro tempo, Omosessualità, Solidarietà-Amore
Genere
Drammatico
Regia
Fabio Mollo
Durata
93'
Anno di uscita
2017
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Good Films
Musiche
Giorgio Giampà
Montaggio
Filippo Montemurro

Orig.: Italia (2016) - Sogg. e scenegg.: Fabio Mollo, Josella Porto - Fotogr.(Panoramica/a colori): Daria D'antonio - Mus.: Giorgio Giampà - Montagg.: Filippo Montemurro - Dur.: 93' - Produz.: Donatella Botti per Bianca con Rai Cinema.

Interpreti e ruoli

Luca Marinelli (Paolo), Isabella Ragonese (Mia), Anna Ferruzzo (Nunzia), Mario Sgueglia (Mario), Federica de Cola (assistente sociale), Miriam Karlvist (Lucia, inquilina a Roma), Esther Elisha (Assunta), Sara Putignano (mamma di Paolo), Filippo Gattuso (Valerio), Franca Maresa . (suora anziana)

Soggetto

Paolo, 30 anni, lavora come camionista in una ditta e conduce vita solitaria. Un sera, in un locale notturno, incontra Mia, coetanea esuberante e vivace che è al sesto mese di gravidanza. Deciso ad aiutarla, Paolo dopo varie traversie, vedendola sola e senza un riferimento, accetta di accompagnarla in un viaggio prima a Torino poi verso il sud d'Italia...

Valutazione Pastorale

Diplomato in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 2007 e dopo alcuni cm diretti ("Al buio" presentato alla 62^ Mostra del Cinema di Venezia), Fabio Mollo esordisce nel 2013 con il LM "Il resto è niente", premiato in vari Festival tra cui l'8°Festival di Roma. Tra il 2015 e il 2016 partecipa alla realizzazione del doc "The Young Pope: a tale of Filmmaking", sulla lavorazione del film di Paolo Sorrentino. In questo secondo LM di finzione, Mollo entra con piglio deciso e senza sconti su argomenti attuali e non poco delicati. Quando ne facciamo la conoscenza, Paolo è in un locale per omosessuali e lì conosce Mia. Che, a sua volta, conduce una vita al limite, sregolata e disadattata. Mia tuttavia non rinuncia al figlio che aspetta. Paolo, accompagnandola e restandole vicino, finisce per inventarsi un ruolo imprevisto, quello del padre. E' uno sviluppo narrativo aspro e spigoloso, quello cui vanno incontro i due ragazzi: entrano in ballo i temi della genitorialità, tra responsabilità e senso del dovere. Argomenti oltremodo difficili che richiedono prudenza, misura, attenzione non comuni. E che tuttavia non vanno elusi perché le difficoltà dei giovani non devono diventare un problema e anzi interrogarci su una possibile soluzione. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e da affidare a dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare con attenzione in programmazione ordinaria, ben tenendo conto delle delicatezza di temi e argomenti. Meglio affidarsi a occasioni mirate per avviare riflessioni sui fatti narrati con il supporto di esperienze e di contributi di approfondimento.

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