IL PANE A VITA

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Famiglia, Lavoro, Politica-Società, Solidarietà-Amore
Genere
Documentario
Regia
Stefano Collizzoli
Durata
65'
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Caritas Bergamasca
Musiche
Alberto Cagol, Lorenzo Bonarini
Montaggio
Marzia Mete

Orig.: Italia (2013) - Sogg. e scenegg.: Stefano Collizzoli, Sara Zavarise, Matteo Calore - Fotogr.(Panoramica/a colori): Luca Caon, Paolo Negro - Mus.: Alberto Cagol, Lorenzo Bonarini - Montagg.: Marzia Mete - Dur.: 65' - Produz.: Stefano Collizzoli e Andrea Segre per Zalab; don Claudio Visconti per Caritas Bergamasca; don Giuliano Zanchi per Fondazione Bernareggi.

Soggetto

A novembre 2012 chiude, dopo 123 anni, il cotonificio Honegger di Albino, nella media Valle bergamasca. Al cotonificio il posto al telaio si passava di madre in figlia e le neo assunte avevano la certezza di aver trovato "ol pa' en veta", il pane a vita. Ecco, seguita per un inverno, la vita quotidiana di tre operaie in cassa integrazione, Lara, Giovanna, Liliana.

Valutazione Pastorale

Il lavoro nasce dalla necessità di documentare una situazione che ha dell'incredibile. Le tre operaie scelte non credono ancora a se stesse quando racconto della chiusura di un'attività con una tradizione secolare alle spalle. Ben presto però lo stupore lascia il posto alla cruda realtà: e così ecco le tre donne parlare di vita personale da riorganizzare, puntando su risparmi, tagli dlle spese, eliminazione di acquisti superflui. C'è amarezza per la fine di un mondo che è imploso quasi senza dare segnali per tempo, senza lasciare la possibilità di cercare un'alternativa. Qualcuno promette di aiutare i licenziati a ricollocarsi, ma intanto i capannoni restano vuoti e abbandonati, e le stoffe sono sugli scaffali, a ricordare un'attività che non c'è più. Va aggiunto che il lavoro nasce grazie all'incontro tra la ZALAB di Stefano Collizzolli e Andrea Segre, la Caritas Diocesana Bergamasca e la Fondazione Bernareggi, e che 3300 persone tra quelle che hanno perso il lavoro hanno avuto il sostegno del Fondo famiglie e lavoro della Diocesi di Bergamo. Preciso e opportuno nel ruolo di testimonianza tra storia e cronaca, il lavoro, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e, più opportunamente, in occasioni mirate per avviare riflessioni sui molti argomenti che propone (lavoro, famiglie, territorio...).

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