IL PRIMO RESPIRO

Valutazione
Consigliabile, Semplice
Tematica
Donna
Genere
Documentario
Regia
Gilles de Maistre
Durata
99'
Anno di uscita
2009
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Le premier cri
Distribuzione
Lucky Red Distribuzione
Musiche
Armand Amar
Montaggio
Marie Quinton

Orig.: Francia (2007) - Sogg. e scenegg.: Gilles de Maistre, Marie Claire Javoy - Fotogr.(Panoramica/a colori): Gilles de Maistre - Mus.: Armand Amar - Montagg.: Marie Quinton - Dur.: 99' - Produz.: Mai Juin Productions.

Interpreti e ruoli

Isabella Ferrari (voce f.c. nella versione italiana)

Soggetto

In giro per il mondo: Messico; Nord degli Stati Uniti; foresta amazzonica; i Tuareg nel deserto; un ospedale nel Vietnam; sulla riva del Gange; in Giappone; tra i Masai; in una scuola di ballo a Parigi; vicino al Polo Nord. Luoghi lontani tra loro ma accomunati dall'evento della nascita. Donne che partoriscono in modi differenti, essenzialmente a contatto con la natura, tra dolori e fatica ma con l'identica gioia sul volto per la vita che da loro sta per cominciare. E una data comune, il 29 marzo 2006, giorno di un'eclissi di sole visibile in varie parti del Pianeta.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un documentario frutto di un lungo lavoro durato anni in giro per il mondo e volto a portare in primo piano il momento della nascita. Che succede da sempre ma che ogni volta é unico e irripetibile. Non c'è dubbio che la scelte dell'autore vanno nella direzione di cogliere questo avvenimento in luoghi meno conosciuti, abituali, fuori dai circuiti della pubblicistica ordinaria. L'obiettivo é quello di tornare a legare la nascita all'ambiente naturale nel quale avviene. Nel contatto con situazioni atmosferiche varie, spesso difficili, mostrando come l'idea nel 'nascere' sia un passo da compiere al cospetto del resto della natura dentro la quale tutto si armonizza. Nascita libera, senza assistenza medica: le immagini sono coraggiose, forti ma allo stesso tempo cariche di grande speranza, di voglia di affidare se stessi alla vita che incomincia. In certi casi la m.d.p. sembra voler chiedere il permesso, il momento intimo del parto potrebbe essere violato ma è invece 'mostrato' come capacità dell'immagine di intervenire a documentare la gioia più grande. Qualche insistenza su aspetti filosofici più spiccioli non sminuisce l'importanza del prodotto e il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come consigliabile e nell'insieme semplice.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ma certo si presta meglio per occasioni mirate, e per avviare riflessioni sul tema centrale, sul ruolo del'immagine in questa situazione, sul significato del parto in geografie e culture differenti.

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