IL QUARTO ANGELO

Valutazione
Discutibile, superficiale
Tematica
Famiglia, Giustizia, Terrorismo
Genere
Azione
Regia
John Irvin
Durata
100'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
The fourth angel
Distribuzione
Eagle Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Allan Scott tratto dal romanzo omonimo di Robin Hunter
Musiche
Paul J. Zaza
Montaggio
Nick Rotundo

Orig.: Gran Bretagna (2001) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Robin Hunter - Scenegg.: Allan Scott - Fotogr.(Scope/a colori): Mike Molloy - Mus.: Paul J. Zaza - Montagg.: Nick Rotundo - Dur.: 100' - Produz.: Peter Simpson, Allan Scott.

Interpreti e ruoli

Jeremy Irons (Jack Elgin), Forest Whitaker (Jules Bernard), Charlotte Rampling (Kate Stockton), Jason Priestley (Davidson), Timothy West . (Jones), Joel Pitts . (Andrew Elgin)

Soggetto

Jack Elgin, giornalista e premio Pulitzer, fa una sorpresa alla famiglia: per il reportage che lo attende da realizzare in India, stavolta non partirà solo ma si farà accompagnare da moglie e figli. Durante il viaggio, un gruppo di terroristi slavi si impossessa dell'aereo e fa precise richieste. L'incidente, dopo le trattaive di rito, sembra poter essere composto senza danni, quando i dirottatori si accorgono di un'imboscata e reagiscono con raffiche di mitra. Molti passeggeri muoiono e tra questi la moglie e le due figlie di Jack, mentre il figlio più piccolo riesce a salvarsi. Sconvolto per l'accaduto, Jack torna a Londra e cerca con il figlioletto di dare un senso a quello che é successo, quando apprende che i dirottatori sono stati rilasciati e sono liberi. Mettendo in movimento tutte le proprie conoscenze, Jack vorrebbe ottenere per se e per il figlio un minimo di giustizia, ma le istituzioni risultano sorde. Allora capisce che deve agire da solo. Con l'aiuto dell'agente Bernard e di Kate, una spia di grande esperienza, Jack riesce ad eliminare alcuni dei dirottatori e soprattutto a capire che il movente del dirottamento non era politico ma più vilmente quello della rapina da parte di banditi comuni al soldo di uno spietato agente della CIA. Sulla base di questa verità, Jack prosegue la caccia in modo più razionale, fino a quando anche i mandanti non vengono eliminati ma con l'intervento di forze legali. Ora Jack può fare una vera vacanza in compagnia del figlio piccolo.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un film di genere, che prende spunto da fatti di cronaca per costruire una vicenda alla fine poco realistica e in prevalenza improbabile e assurda. Il nodo centrale vorrebbe essere quello del dilemma che nasce nel protagonista, da una parte deluso dall'immobilismo e dalla burocazia della giustiza ufficiale, dall'altra spinto a farsi giustizia da solo. Pur non nuovo, il tema poteva essere ancora una volta interessante, se il copione avesse proposto qualche tratto convincente. Il tono invece resta modesto tra banalità e stereotipi, le esigenze commerciali impongono ritmi prevedibili, con una drammaticità che resta quasi sempre irrisolta. Film in pieno 'di genere', dunque, con qualche aspetto stimolante e passaggi francamente noiosi. Dal punto di vista pastorale, è da valutare come discutibile, e nell'insieme superficiale. UTILIZZAZIONE: il film può essre utilizzato in programmazione ordinaria, come spettacolo appena sufficiente. Non si vedono altre forme di utilizzazione.

Le altre valutazioni

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