IL REGNO DEL FUOCO

Valutazione
Accettabile, problematico**
Tematica
Libertà, Male, Politica-Società
Genere
Fantastico
Regia
Rob Bowman
Durata
105'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Reign of fire
Distribuzione
Buena Vista International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Gregg Chabot & Kevin Peterka, Matt Greenberg Gregg Chabot & Kevin Peterka
Musiche
Edward Shearmur
Montaggio
Thom Noble

Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg.: Gregg Chabot & Kevin Peterka - Scenegg.: Gregg Chabot & Kevin Peterka, Matt Greenberg - Fotogr.(Scope/a colori): Adrian Biddle - Mus.: Edward Shearmur - Montagg.: Thom Noble - Dur.: 105' - Produz.: Richard D.Zanuck, Lili Fini Zanuck, Gary Barber.

Interpreti e ruoli

Christian Bale (Quinn), Matthew McConaughey (Van Zan), Izabella Scorupco (Alex Iensen), Gerard Butler (Greede), Alice Krige

Soggetto

A Londra il piccolo Quinn, dodici anni, mentre si trova nei sotterranei dove lavora la madre, fa un gesto involontario e risveglia un drago dal suo sonno millenario. Ora siamo nella regione del Northumberland nell'anno 2020. Tutto è stato distrutto dalla reazione feroce e crudele dei draghi. Quinn, ex vigile del fuoco, é a capo di un gruppo di sopravvissuti rifugiatisi in un castello. Quinn é del parere che bisogna conservare l'esistente, senza avventurarsi in zone sconosciute. All'improvviso da quelle parti arriva l'americano Van Zan che, con la sua squadra, dice di essere alla ricerca di draghi da sterminare, anzi di uno in particolare, l'ultimo rimasto in grado di fecondare le femmine. Van Zan, al cui fianco c'é la scienziata Alex, chiede collaborazione di uomini e mezzi, ma Quinn risponde con un secco no. Solo dopo il passaggio di un volatile che uccide alcuni soldati, Quinn si convince. Comincia allora la ricerca del drago, che arriva a buon fine quando Quinn riesce a sparargli e ad ucciderlo. Il grido finale di Alex é: viva l'evoluzione.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un film di taglio fantastico realizzato con bella cura e misura. Gli effetti speciali sono molto efficaci e quasi sempre ben finalizzati alla costruzione di un'atmosfera notturna buia e inquieta. Siamo dalle parti di quella mitologia, un po' letteraria ma soprattutto cinematografica, che mette insieme passato e futuro, confondendo forse le carte ma insieme riuscendo a delineari scenari per certi versi credibili. Mentre l'avventura procede incalzante, emergono anche aspetti interessanti nel confronto tra i gruppi e i singoli: diffidenza, paura, attesa, speranza, preghiera. Il racconto è caratterizzato da un percorso che dalla notte va verso la luce e sottolinea che alla fine l'intelligenza può prevalere sulla forza. Film dunque spettacolare ma al tempo stesso non privo di riflessioni di qualche spessore. Dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, e problematico. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare come esempio di film di 'genere' che si fa seguire con partecipazione.

Le altre valutazioni

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