IL RESTO DELLA NOTTE

Valutazione
Discutibile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Droga, Famiglia - genitori figli, Matrimonio - coppia, Povertà-Emarginazione, Rapporto tra culture
Genere
Drammatico
Regia
Francesco Munzi
Durata
100'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Il resto della notte
Distribuzione
01 Distribution
Musiche
Giuliano Taviani
Montaggio
Massimo Fiocchi

Orig.: Italia (2007) - Sogg. e scenegg.: Francesco Munzi - Fotogr.(Panoramica/a colori): Vladan Radovic - Mus.: Giuliano Taviani - Montagg.: Massimo Fiocchi - Dur.: 100' - Produz.: Donatella Botti per Bianca Film.

Interpreti e ruoli

Sandra Ceccarelli (Silvana Boarin), Aurélien Recoing (Giovanni Boarin), Stefano Cassetti (Marco Rancalli), Laura Vasiliu (Maria), Victor Cosma (Victor), Constantin Lupescu (Ionut), Valentina Cervi (Francesca), Teresa Acerbis (Eusebia), Susy Laude (Mara), Veronica Besa (Anna Boarin), Bruno Festo (Luca), Giovanni Morina (Davide), Maurizio Tabani (Vincenzo), Simonetta Benozzo (operatrice Sert)

Soggetto

In una grande città del Nord Italia Silvana, moglie di un industriale affermato, licenzia una cameriera rumena, accusandola di aver rubato due preziosi orecchini. Da una parte la famiglia borghese, dall'altra la rumena con due fratelli dai quali lei si rifugia, in mezzo Marco, un italiano cocainomane che con i due decide di organizzare un furto nella villa della famiglia ricca. Finisce in tragedia.

Valutazione Pastorale

"E' un film sulla paura -dice Munzi- quella irrazionale, che nasce dall'interno quando non si é in pace con se stessi, quando si sta sbagliando tutto. Ma c'è anche una paura reale, quella dell'altro: quella che nasce dalle troppe differenze, quando non c'è giustizia e si é in pericolo, sempre". Partito con tono prevedibile e chiuso in se stesso, il copione acquista respiro a mano a mano che i rapporti tra i personaggi si delineano e chiariscono i motivi della loro conflittualità. Ragioni e torti si confondono in un impasto esistenziale di difficile scioglimento. E' la conferma, forse un po' frettolosa, di un'Italia dove farsi domande ed essere 'ribelli' appare spesso più comodo che esprimere certezze o vivere in dignitosa normalità. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile, problematico e adatto per dibattiti. UTILIZZAZIONE:

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da proporre in altre occasioni per avviare riflessioni sul tema della famiglia, del rapporto con gli extracomunitari, dell'equilibrio sociale oggi. Tenendo presenti i rilievi sopra espressi. Attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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