IL RICHIAMO

Valutazione
Complesso, Problematico
Tematica
Donna, Famiglia - genitori figli, Malattia, Mare, Omosessualità
Genere
Drammatico
Regia
Stefano Pasetto
Durata
93'
Anno di uscita
2012
Nazionalità
Argentina, Italia
Distribuzione
JP Entertainment
Soggetto e Sceneggiatura
Stefano Pasetto, Veronica Cascelli Stefano Pasetto
Musiche
Andrea Farri
Montaggio
Alessio Doglione

Orig.: Italia/Argentina (2010) - Sogg.: Stefano Pasetto - Scenegg.: Stefano Pasetto, Veronica Cascelli - Fotogr.(Panoramica/a colori): Guillermo Nieto - Mus.: Andrea Farri - Montagg.: Alessio Doglione - Dur.: 93' - Produz.: Pier Andrea Nocella, Gian Filippo Minervini per IterFilm, RAI Cinema, Dock Sur Producciones.

Interpreti e ruoli

Sandra Ceccarelli (Lucia), Francesca Inaudi (Lea), César Bordon (Bruno), Guillermo Pfenning (Marco), Arturo Goetz . (dott. Rauch), Julieta Cardinali (Irene), Hilda Bernard (Matilde), Lola Barthet (Petra), Viviana Greco (Alma)

Soggetto

Buenos Aires, oggi. Lea è impiegata in una fabbrica che prepara i polli in batteria, ma aspetta una risposta per andare a lavorare come biologa marina. Lucia fa la hostess ma un imprevisto aborto spontaneo la costringe ad un periodo di inattività. Addolorata e in crisi con il marito medico, di cui scopre il tradimento con una collega, Lucia riprende a dare lezioni di piano e, tra le persone che si presentano, c'è anche Lea. Tra le due donne, che hanno caratteri diversi, nasce una lenta solidarietà, che si concretizza quando Lea annuncia che la sua domanda è stata accolta e si recherà in Patagonia per lavorare sugli animali dell'oceano. Lucia non regge al distacco e la segue nel lungo viaggio, pur avendo saputo quasi di nascosto di essere afflitta da un tumore. La vita in comune però non è semplice, Lea rifiuta legami e impegni. Arriva così la separazione. Un anno dopo, Lucia in un ospedale svizzero viene dichiara guarita dal tumore e riesce a tornare a Buenos Aires in tempo per raggiungere Lea che si sta sposando.

Valutazione Pastorale

Due caratteri femminili solitari e orgogliosi si incontrano, vivono un momento di reciproca comprensione ma poi si lasciano per tornare alle rispettive esistenze, forse con maggiore consapevolezza. Per quanto affidato a ritmi temporali discontinui, (l'ultimo stacco è di un anno), il racconto conserva una intima, lucida compattezza, come una piccola cronaca colta quasi di sfuggita dentro atmosfere dai colori tersi e limpidi. Lucia e Lea sono due figure azzeccate, credibili e sofferte nel succedersi di dubbi, indecisioni, gioie e dolori quotidiani: forse, in realtà, due aspetti, opposti e quindi complementari, della donna di oggi, combattuta tra matrimonio, maternità, lavoro, rapporti pubblici e privati. Produzione insolita, non perfetta, con qualche eccesso tuttavia non compiaciuto, e film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come complesso e certamente problematico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e, più opportunamente, in occasioni mirate per una migliore lettura delle situazioni descritte. Molta attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

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