IL RITORNO DEI MORTI VIVENTI – PARTE II

Valutazione
Inaccettabile, Repellente
Tematica
Genere
Horror
Regia
Ken Wiederhorn
Durata
89'
Anno di uscita
1988
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
RETURN OF THE LIVING DEAD - PART II
Distribuzione
C.I.D.I.F.
Soggetto e Sceneggiatura
Ken Wiederhorn
Musiche
J. Peter Robinson – Montagg.: Charles Bornstein – Dur.: 89'
Montaggio
Charles Bornstein – Dur.: 89'

Sogg. e Scenegg.: Ken Wiederhorn - Fotogr.: (normale/a colori) Robert Elswit - Mus.: J. Peter Robinson – Montagg.: Charles Bornstein – Dur.: 89' - Produz.: Greenfox - Vietato ai minori degli anni quattordici

Interpreti e ruoli

James Karen (Ed), Thom Mathews (Joey), Dana Ashroock (Tom Essex), Marsha Dietlein (Lucy Wilson (Brenda), Suzanne Snyder (Dottore), Philip Bruns (Jesse Wilson), Michael Henworthy Thor Van Lingen, Don Maxvell, Sally Smith

Soggetto

durante un trasferimento, un fusto metallico cade da un camion dell'esercito americano. Lo ritrovano allo sbocco di un collettore tre ragazzi e il mistero attira soprattutto il più piccolo e giudizioso (Jesse): essi hanno infatti potuto aprire il contenitore, da cui ha preso ad uscire e a diffondersi per ogni dove una strana nebbia. L'esercito fa evacuare la città e la circonda con carri armati. Infatti, è uno spirito che è stato ridestato dal sonno eterno e la nebbia, strisciando, fa resuscitare i morti. Comincia la battaglia tra i redivivi da un lato e, dall'altro, la sorella maggiore di Jesse, Jesse stesso, un giovanissimo tecnico riparatore di televisori, più una coppia di innamorati ed un anziano violatore di tombe. Ad essi si aggiunge un medico stravagante. Ma non c'è scampo, poiché gli zombi sono aggressivi e arrivano da tutte le parti, imprecando e chiedendo cibo. I malcapitati cercano di fuggire (l'esercito li respinge) e di escogitare qualcosa. Poco a poco, anche uno degli amici di Jesse, contagiato, si trasforma in un essere assetato di sangue e bramoso di cervello umano, e così capita ad altri. Alla fine Jesse riesce con terribili scariche elettriche a bruciare le repellenti creature. Sul terreno, coperto di cadaveri combusti, resta però, accanto ad un muro, la testa di una donna decapitata, che ghignando farfuglia ancora minacciose parole di vendetta.

Valutazione Pastorale

il solito film folle per una storia risibile e farneticante. I primi zombi di questo particolare e macabro capitolo del Cinema incutevano almeno anche pena: e a vederli avanzare così esangui veniva fatto di pensare a legioni di lèmuri vaganti e tristi, anche se affamati e aggressivi. Qui è soltanto una vera armata brancalcone di clowns, di pupazzi da baraccone in fiere paesane. Dunque un horror con una miriade di insulsaggini ed un frasario sciocco e grossolano, sempre tutto gridato, una fatica definire horror un pastrocchio del genere e resterà per sempre un mistero come mai, in una cittadina fatta evacuare dalle Forze armate, siano rimaste una diecina di persone impegnate a fare compiti scolastici o nei rispettivi lavori. Forse giusto per legittimare questo film sgangherato e bruciare i redivivi grazie alla calma e all'intuito del ragazzino di turno.

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