IL SEME DELLA FOLLIA

Valutazione
Inaccettabile, Farneticante
Tematica
Genere
Fantastico
Regia
John Carpenter
Durata
88'
Anno di uscita
1995
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
IN THE MOUTH OF MADNESS
Distribuzione
Cecchi Gori Group
Soggetto e Sceneggiatura
Michael De Luca
Musiche
John Carpenter, Jim Lang
Montaggio
Edward A. Warschilka

Sogg. e Scenegg.: Michael De Luca - Fotogr.: (scope/a colori) Gary B. Kibbe - Mus.: John Carpenter, Jim Lang - Montagg.: Edward A. Warschilka - Dur.: 88' - Produz.: Sandy King - Vietato ai minori degli anni quattordici

Interpreti e ruoli

Sam Neill (John Trent), Julie Carmen (Linda Styles), Jurgen Prochnow (Sutter Cane), Charlton Heston (Jackson Harglow), John Glover, Bernie Casey, David Warner, Peter Jason, Jack Moore-Wickham, Sean Roberge, Conrad Bergschneider, Frances Bay, Wilhelm Von Homburg

Soggetto

chiamato ad indagare sulla scomparsa di Sutter Cane, un noto scrittore di storie orripilanti, il detective assicurativo John Trent, dopo aver rischiato di essere decapitato da un folle con ascia in un ristorante, con la compagnia di Linda Styles, segretaria dell'editore Jackson Harglow, intraprende un viaggio in automobile alla ricerca dello scrittore, scomparso senza consegnare l'ultimo terrificante romanzo, "In the mouth of madness" (In bocca alla follia). Usciti, dopo inquietanti incontri con una sorta di zombie in bicicletta, da un tunnel si trovano ad Hobb's End la cittadina immaginaria dove sono ambientate le terrificanti storie di Cane e dove tutto è inquietante, dal vetusto albergo alla sua misteriosa padrona, dalla chiesa sconsacrata ad uno spettrale gruppetto di bimbi che solo Linda vede mentre rincorrono un cane. Costei scopre che Cane sta terminando il libro nella chiesa, e viene ridotta in schiavitù da orrende creature, dalle quali John si trova a fuggire attraverso il tunnel che dovrebbe riportarlo alla normalità, con il manoscritto. Invano l'uomo tenta di disfarsene mentre episodi inquietanti di criminalità e follia diffusa provengono dai media a denunciare l'ingresso della pazzia nel mondo, profetizzata dallo scrittore. In un colloquio con Harglow il detective Trent scopre che il manoscritto gli è stato consegnato già, e lui sarebbe in realtà un personaggio del libro stesso. Invano Trent si fa ricoverare in manicomio: un massacro reciproco tra malati ed infermieri lo libera. Entrato in un cinema dove si proietta il film tratto dal libro, assiste inebetito allo svolgersi sullo schermo delle scene da lui vissute precedentemente.

Valutazione Pastorale

le allusioni a certi maghi dell'orrore, ai loro assurdi guadagni, al loro potere di trascinare e plagiare milioni di lettori in tutto il mondo potrebbero far pensare ad una critica al regno inquietante di carta stampata, pellicole, fumetti, telefilm, che come una mostruosa piovra alimenta attraverso i suoi tentacoli e nello stesso tempo vampirizza tante personalità sulla cui solidità psicologica sarebbe opportuno interrogarsi con una certa serietà e preoccupazione. Qui non si fa che rimestare nell'abusato calderone pieno di orrifiche ed apocalittiche previsioni con uno studiato compiacimento formale che ne esalta proprio la fascinazione malsana. Si sa che da tempi immemorabili si parla dell'orco e delle streghe con lo scopo di spaventare i bambini, ma ridurre in questo stato milioni di persone diventerebbe non solo inspiegabile, ma abbastanza inquietante, se il compito non fosse facilitato dallo stato precario del sistema nervoso dello spettatore in cerca di una via di scampo ad una vita che più insulsa, violenta, ripetitiva e priva di valori non sarebbe possibile immaginare. Il tono delirante ed apocalittico completa, in negativo, un quadro già aberrante.

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