IL VESTITO DA SPOSA

Valutazione
Discutibile, scabrosità, dibattiti
Tematica
Donna, Famiglia - genitori figli, Sessualità
Genere
Drammatico
Regia
Fiorella Infascelli
Durata
103'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Istituto Luce
Musiche
Andrea Guerra
Montaggio
Roberto Missiroli

Orig.: Italia (2003) - Sogg. e scenegg.: Fiorella Infascelli - Fotogr.(Panoramica/a colori): Marco Sperduti - Mus.: Andrea Guerra - Montagg.: Roberto Missiroli - Dur.: 103' - Produz.: Carlo Degli Esposti per Palomar - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Maya Sansa (Stella), Andrea Di Stefano (Franco), Piera Degli Esposti (Giselda), Salvatore Lazzaro (Andrea), Pierpaolo Lovino (Umberto), Mauro Marchese (Augusto), Pietro Faiella (Niki), Chiara Conti (Eva), Lorenzo Brachetti (Rosso), Alberto Cracco (proprietario della pasticceria)

Soggetto

Nell'atelier di un piccolo paese di campagna, Stella si sta provando l'abito da sposa. Franco, il giovane proprietario, le dà gli utlimi consigli. Quella sera, dopo essersi incontrata con il suo fidanzato, Stella resta sola nel silenzio dei campi. Quattro cacciatori arrivano all'improvviso, la circondano, la incappucciano, la violentano a turno, si allontanano indisturbati. Per Stella da quel momento tutto cambia: non vuole più sposarsi, allontana il fidanzato, rinuncia al matrimonio, lascia anche l'università. All'arrivo dell'inverno, confortata dalla mamma Giselda, Stella cerca di risollevarsi, trova lavoro nella pasticceria di un paese vicino, sembra voler riprendere a vivere. Sulla strada per andare al negozio, mentre aspetta l'autobus, rivede Franco che con lei si mostra molto premuroso. I due si danno altri appuntamenti, stanno bene insieme, anche se Franco, in certe occasioni, ha delle reazioni incomprensibili. Stella però sente di potersi di nuovo innamorare e accetta di andare con lui in vacanza al mare. Qui lei trova il coraggio per dirgli apertamente 'ti amo', poi si dirige verso la macchina per prendere qualcosa nel portabagagli. Apre e vede un sacco di tela che crede di riconoscere: é quello in cui è stata avvolta il giorno dello stupro. Franco era nel gruppo dei violentatori. Lui è sulla strada, la guarda, vuole raggiungerla. Attraversa ma un autobus arriva e lo investe in pieno.

Valutazione Pastorale

Lo stupro, la violenza subita, il trauma devastante che ne deriva: una ferita che resta non solo sul corpo ma anche nella mente, nel cuore, che blocca le capacità di reazione e di ripresa. Per tutta la prima parte il copione scandisce con partecipazione il diagramma del dolore di Stella e la regia diluisce bene le emozioni, le sensazioni, soprattutto il lento riaffacciarsi della ragazza su un tipo di vita 'normale', come prevede la sua giovane età. Quando il racconto imbocca la strada che deve portare al riconoscimento tra vittima e carnefice ( che già si vede all'inizio), la regia della Infascelli mostra limiti grossi di tenuta e di coraggio. Quello che doveva essere il nodo drammatico della vicenda, il punto alto del suo pathos e il momento dello svelamento dei ruoli viene cancellato con il ricorso ad un incidente di strada. Così la storia si conclude senza che la regista abbia cercato di capire che cosa potevano dirsi i due, come potevano comportarsi, soprattutto lei, alla quale siamo stati realmente vicini. La rinuncia ad andare fino in fondo lascia un qualcosa di irrisolto, che si affianca a qualche altro vuoto narrativo: la figura della mamma un po' affrettata e statica, i personaggi di contorno tirati via. Resta il tema centrale, ben vivo, di forte impatto, di opportuna denuncia. Forse la sequenza dello stupro è di durata eccessiva e tale di indurre a segnalare qualche attenzione. Dal punto di vista pastorale dunque il film é da valutare come discutibile, con le scabrosità appena accennate, e comunque adatto per dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ricordando che ha il divieto ai minori di 14 anni. Da proporre in occasioni mirate di riflessione e di confronto. Cautela da tenere per i minori in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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