IN BARCA A VELA CONTROMANO

Valutazione
Accettabile, realistico
Tematica
Malattia, Politica-Società
Genere
Commedia
Regia
Stefano Reali
Durata
95'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Medusa
Musiche
Mauro Pagani
Montaggio
Paolo Benassi

Sogg. e scenegg.: Stefano Reali dalla sua commedia "Operazione" - Fotogr. (Panoramica/a colori): Marco Pontecorvo - Mus.: Mauro Pagani - Montagg.: Paolo Benassi - Dur.: 95' - Produz.: Maurizio Totti per Colorado Film.

Interpreti e ruoli

Valerio Mastrandrea (Massimo), Antonio Catania (Luigi), Emanuela Rossi (Wanda), Davide Bechini (Cupreo), Maurizio Mattioli (Carlo), Ugo Conti (Dolcevita), Enrico Brignano (Zinna), Fabio Vannozzi . (Mannozzo)

Soggetto

Il trentenne Massimo si fa ricoverare in un ospedale pubblico a Roma per un'operazione ai legamenti del ginocchio. Luigi, il suo compagno di stanza in ospedale da anni per alcune operazioni sbagliate, gli fa capire che l'intervento non è così semplice come sembra e che sarebbe forse più opportuno dare la precedenza ad altre persone anziane in lista d'attesa da tempo. Luigi in realtà sfrutta la sua situazione di 'esperto' dell'ospedale per organizzare un traffico di posti letto d'intesa con alcuni infermieri, ed anche stavolta sembra avere successo. Luigi però non sa che Massimo non è un vero malato ma un medico disoccupato, cui la direzione dell'ospedale ha affidato il compito proprio di smascherare il traffico dei posti letto. Massimo dopo un po' capisce che Luigi è diventato un vero punto di riferimento per tutto il reparto, entra in simpatia con lui, comincia a dubitare dell'incarico affidatogli da Cupreo, rampante medico aspirante primario. Incerto su come muoversi, riesce però alla fine a mettere gli uni e gli altri di fronte alle loro colpe, e poi lascia l'ospedale con il bagaglio di un'esperienza di vita non indifferente.

Valutazione Pastorale

Una commedia dai toni agrodolci, che, nella scia della tradizione della commedia italiana, si propone di portare in luce alcune situazioni sociali difficili, facendo insieme sorridere e riflettere. Qui si parla del problema "sanità", con tutte le conseguenze che l'agomento si trascina sulla situazione degli ospedali, la condizione del malato, gli intrighi della professione medica. Il film ha il merito di evitare prese di posizioni preconcette, di non lasciarsi andare a facili accuse, per restare invece aderente alla realtà dei fatti, dando giusto spazio alla presenza dell'individuo (uomo e donna) con le sue debolezze, i dubbi, il dilemma tra individualismo e altruismo. Per questo il film, dal punto di vista pastorale, pur non toccando toni squisitamente interiori, è da osservare positivamente, perché condotto senza compiacimenti con occhio attento alla verità delle cose. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, come esempio di prodotto italiano misurato e propositivo. In altre occasioni, è da utilizzare per introdurre l'argomento 'sanità' con tutti gli aspetti ad esso connessi.

Le altre valutazioni

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