IN MEZZO SCORRE IL FIUME **

Valutazione
Accettabile, Realistico
Tematica
Famiglia, Famiglia - genitori figli, Guerra, Politica-Società
Genere
Drammatico
Regia
Robert Redford
Durata
118'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
A RIVER RUNS THROUGH IT
Distribuzione
Penta Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Richard Friedenberg tratto dal racconto di Norman Mac Lean
Musiche
Mark Isham
Montaggio
Lynzee Klingman, Robert Estrin

Sogg.: tratto dal racconto di Norman Mac Lean - Scenegg.: Richard Friedenberg - Fotogr.(panoramica/a colori): Philippe Rousselot - Mus.: Mark Isham - Montagg.: Lynzee Klingman, Robert Estrin - Dur.: 118' - Produz.: Robert Redford, Patrick Markey.

Interpreti e ruoli

Craig Sheffer (Norman Mac Lean), Brad Pitt (Paul Mac Lean), Tom Skerritt (Reverendo Mac Lean), Brenda Blethyn (Signora Mac Lean), Emily Lloyd (Jessy Burns), Edie Mc Clurg (Signora Burns), Stephen Shellen (Neal Burns), Vann Gravage, Nicole Burdette, Susan Traylor, Michael Cudlitz, Rob Cox, Buck Simmonds.

Soggetto

Il reverendo Mac Lean, pastore presbiteriano, ha due grandi passioni: la sua Chiesa, e la pesca con la mosca. L'una trascendente e l'altra molto terrena, ed entrambe egli suole depositare nell'animo dei suoi due figli, Norman, il maggiore, ragazzo riflessivo e prudente, e Paul, simpatico e cocciuto scavezzacollo. La vita della piccola comunità alla quale appartiene il reverendo scorre come il magico fiume che polarizza quasi tutto il tempo libero dei tre maschi della famiglia, in continua competizione su chi pesca la trota più grossa. Mentre Norman si comporta da quel bravo ragazzo che è, Paul comincia subito a evidenziare il lato cocciuto del suo carattere. Nel 1917, con la grande guerra, restano i ragazzi e i vecchi per lavorare, e Norman fa il boscaiolo. Un giorno, dopo aver bevuto con gli amici, i due Mac Lean affrontano su una barca le rapide del fiume: è come sempre Paul l'anima dell'impresa, che viene stigmatizzata dal genitore. Norman, evidentemente irritato dal carattere invadente e scapestrato del fratello, che pretende addirittura di insegnargli a farsi i panini, ha con lui una furiosa litigata, sedata a stento dalla madre. I ragazzi crescono: Norman parte per l'Università di Darmouth per laurearsi in letteratura; Paul inizia un'attività di brillante reporter nella vicina cittadina, ma purtroppo si lascia prendere dalla passione del gioco. Il ritorno di Norman vede la rimpatriata dei due fratelli con gli amici. Durante una festa Norman conosce Jessie Burns, ed è amore a prima vista, mentre Paul che ha una ragazza pellerossa risponde alle provocazioni che ne derivano anche con la violenza, tanto che un giorno finisce in galera, dalla quale lo tira fuori il fratello. Frattanto il fratello di Jessie, il fatuo Neal, arrivato dalla California per una vacanza, si rivela un donnaiolo da strapazzo ed un insopportabile spaccone. Dopo uno screzio con l'innamorata causa dell'attrito con Neal, Norman riceve una lettera di nomina dall'Università di Chicago. Si dichiara a Jessie, che naturalmente accetta di sposarlo e di partire con lui. Per festeggiare, padre e figli si ritrovano a pescare, e Paul cattura una trota gigantesca dopo un'epica lotta. Norman, vista la pericolosa situazione in cui l'amore del gioco sta trascinando Paul, gli propone di andare a Chicago con lui e Jessie, ma il giovane rifiuta. Il giorno dopo, la polizia annuncia che Paul è stato assassinato.

Valutazione Pastorale

Redford non è certo uno di quei registi che abbondano nel realizzare pellicole. La sua serietà, il suo impegno sociale e politico sono noti. E anche in questa pellicola lo sfondo, naturale ed antropologico, è scelto con la dovuta cura e descritto con accuratezza e sensibilità. I personaggi del racconto risaltano nelle loro caratteristiche salienti: Norman, schivo e di buon cuore, pieno di buona volontà e con una buona dose di timidezza, pronto a lanciarsi nell'avventura quando Paul ve lo trascina, ma anche pronto a tirarsene fuori quando l'avventura contrasta col suo naturale buon senso. Paul è forse la più azzeccata figura del gruppo, assieme al pastore-pescatore, ottimamente disegnato dal bravo e misurato Tom Skerritt. Il giovane Brad Pitt non solo possiede, come suol dirsi, "le phisique du rôle", ma conia una gamma di espressioni, tra lo sfrontato, il furbo e il generoso che colpiscono per immediatezza. Purtroppo è proprio il protagonista, Craig Sheffer, a non convincere del tutto: molto legnoso e monocorde nella mimica, sembra seguire pedissequamente le indicazioni del regista recitando diligentemente il compito, ma senza metterci un calore, una partecipazione che evidentemente non è nelle sue capacità. Ed il film, imperniato sulla sua figura, indubbiamente ne risente. La fotografia e la sceneggiatura sono indubbiamente le cose migliori, con sequenze spettacolari come la corsa in barca sulle rapide, e immagini di lirica grandiosa quando protagoniste, in purtroppo non frequenti squarci, campeggiano le colline, i pascoli e le montagne ammantate di boschi della regione, e lo splendido fiume montano dove, immersi in un alone argenteo, pescano i tre Mac Lean. Quanto alla regia tutto è al suo posto: le battute vengono fuori al momento giusto, il dramma si alterna al sentimentale ed al faceto nelle proporzioni giuste, eppure, manca quel quid emozionale che consenta allo spettatore di trasferirsi "dentro" lo schermo, anziché avere sempre la sensazione di assistere a qualcosa che gli rimane, pur interessandolo, fondamentalmente estraneo.

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