INDAGINI SPORCHE – Dark blue

Valutazione
Discutibile, problematico**
Tematica
Politica-Società, Razzismo, Violenza
Genere
Poliziesco
Regia
Ron Shelton
Durata
115'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Dark Blue
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
David Ayer James Ellroy
Musiche
Terence Blanchard
Montaggio
Paul Seydor

Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg.: James Ellroy - Scenegg.: David Ayer - Fotogr.(Scope/a colori): Barry Peterson - Mus.: Terence Blanchard - Montagg.: Paul Seydor - Dur.: 115' - Produz.: Alphaville.

Interpreti e ruoli

Kurt Russell (Eldon Perry), Ving Rhames (Arthur Holland), Scott Speedman (Bobby Keough), Brendan Gleeson (Jack Van Meter), Michael Michele (Williamson), Lolita Davidovich (Sally), Kurupt.

Soggetto

A Los Angeles é attesa la sentenza del tribunale relativa all'azione di pestaggio con cui alcuni poliziotti bianchi hanno eliminato un certo Rodney King, di colore. In quest'atmosfera tesa, Jake VanMeter, capo della polizia, affida a due agenti della Squadra Speciale (il detective Eldon Perry e il poliziotto Bobby Keough) il compito di indagare su un quadruplo omicidio avvenuto in un negozio di liquori. Mentre il vice capo Holland é deciso a porre fine ai metodi di giustizia sommaria da tempo adottati da Perry, i due agenti individuano forse le persone coinvolte nell'omicidio. Trattandosi però di informatori di Jack, costui invita Perry a prendere due pregiudicati a caso e ad arrestarli. Scelti i nomi e firmato da parte del giudice il mandato di cattura, Perry e Keough vanno per arrestarli. Uno scappa, viene raggiunto, Bobby lo uccide a sangue freddo su invito di Perry. Ma Bobby è sconvolto dall'episodio e lo rivela all'amica poliziotta Williamson. Quando gli eventi precipitano, Jack invita i due sicari ad eliminare Perry. Le cose però vanno al contrario. In una sparatoria a finire ucciso é Bobby. Allora Perry, presentatosi alla cerimonia di consegna dei gradi di tenente, accusa apertamente Jack di corruzione e di essere il mandante della rapina e responsabile degli omicidi. Perry viene arrestato ma Holland gli assicura tutto l'appoggio possibile. Intanto la sentenza favorevole agli agenti bianchi scatena terribili reazioni da parte della gente di colore. Los Angeles brucia.

Valutazione Pastorale

La cornice, come si sa, fa riferimento ad un vero fatto di cronaca. Il 3 marzo 1991 avvenne il pestaggio dell'uomo di colore da parte di agenti bianchi, ripreso per caso da una telecamera amatoriale. La successiva sentenza di assoluzione scatenò disordini gravissimi, con più di cinquanta morti. All'interno di questo episodio autentico si inserisce quello, inventato, di una indagine in apparenza ordinaria ma proposta in modo tale che lo spettatore sa già chi è il colpevole, mentre tutti gli altri ruotano intorno a sospetti, intrighi, incertezze. Il finale quindi, sulla città in fiamme, non è pessimista nè facilmente consolatorio bensì asciutto e misurato. Il racconto scritto con secchezza da James Ellroy, il copione di David Ayer, la regia tesa e incisiva di Ron Shelton danno al film un taglio realistico valido e credibile. Lontana infatti da stereotipi e banalità, la storia porta in primo piano i nodi centrali della vita americana (grande libertà con grande repressione), denuncia il problema razziale come quello di una ghettizzazione territoriale e sociale, lancia messaggi su collusioni non generalizzate ma purtroppo esistenti. Film dunque ben confezionato, certo con qualche concessione allo spettacolo, ma da seguire con attezione e che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come discutibile, e problematico per gli spunti che offre su temi di forte attualità. UTILIZZAZIONE: pur contenuta e motivata, la violenza caratterizza il film e ne fa ritenere opportuna l'utilizzazione in programmazione ordinaria per un pubblico adulto. Da proporre in seguito anche come ritratto amaro e veritiero della attuale società americana.

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