INTERSTELLAR

Valutazione
Consigliabile, problematico * * *
Tematica
Avventura, Cibo, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Fantascienza, Metafore del nostro tempo, Scienza
Genere
Fantascienza
Regia
Christopher Nolan
Durata
168'
Anno di uscita
2014
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Interstellar
Distribuzione
Warner Bros Pictures Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Jonathan Nolan e Christopher Nolan Kip Thorne
Musiche
Hans Zimmer
Montaggio
Lee Smith

Orig.: Stati Uniti (2014) - Sogg.: Kip Thorne - Scenegg.: Jonathan Nolan e Christopher Nolan - Fotogr.(Scope/a colori): Hoyte Van Hoytema - Mus.: Hans Zimmer - Montagg.: Lee Smith - Dur.: 168' - Produz.: Emma Thomas, Christopher Nolan, Lynda Obst.

Interpreti e ruoli

Matthew McConaughey (Cooper), Anne Hathaway (Brand), Jessica Chastain (Murph), Wes Bentley (Doyle), Matt Damon (dott. Mann), Mackenzie Foy (Murph ragazzina), Timothée Chalamet (Tom adolescente), Michael Caine (prof. Brand), John Lithgow (Donald), Casey Affleck (Tom), Ellen Burstyn (Murph anziana), Topher Grace (Getty), Collette Wolfe (Kelly), Marlon Sanders (Jenkins), David Gyasi (Romilly)

Soggetto

Sulla Terra è arrivato il momento in cui un profondo cambiamento climatico sta mettendo in crisi le produzioni agricole con tristi previsioni per il futuro dell'umanità. In un isolato podere circondato da ettari di granoturco, Cooper, ex pilota collaudatore e ingegnere, vive con il suocero Donald e con i due figli piccoli Tom e Murph. Appassionata di razzi e dello spazio, Murph un giorno spinge il padre ad andare in un luogo individuato con coordinate sulla carta. Qui vengono fermati e quasi arrestati prima del chiarimento. Sono entrati in un territorio protetto dove la NASA conduce esperimenti segreti. Si tratta di addestrare persone in grado di spingersi oltre l'universo conosciuto e individuare luoghi nuovi per far crescere una nuova umanità all'indomani della scomparsa della vecchia. Cooper diventa così il comandante di un'equipaggio che si spingerà tra vari sistemi solari attraverso un cunicolo spazio-temporale. Ne sarà ferita la piccola Murph e anche quel nucleo familiare non sarà più lo stesso...

Valutazione Pastorale

"Per me -dice Nolan- l'esplorazione dello spazio rappresenta l'estremo assoluto dell'esperienza umana. E' per certi versi un modo per definire la nostra esistenza nell'ambito dell'universo". Da queste premesse si muove Nolan all'indomani della trilogia de "Il cavaliere oscuro" e di "Inception". L'apertura è su uno scenario agricolo rarefatto e in crisi di sopravvivenza. Alimentata dal vento, una coltre di polvere copre strade, case, prati. La sensazione che quel posto sia sul punto di essere risucchiato sconvolge ogni prospettiva razionale. Qui Nolan dilata la visionarietà degli spazi, calando la vicenda in un incubo profondo. Quando la situazione si è chiarita, e Cooper ha scelto di partire per provare a individuare un mondo alternativo a quello attuale, il dolore inconsolabile della piccola Murph è il segnale della lacerazione dei legami uomo/natura. Il distacco dalla casa di famiglia ripete quello dello sradicamento forte delle origini, ritorna a quando i primi pionieri partivano verso territori sconosciuti senza una meta precisa, replica la ricerca dell'ignoto come unica soluzione all'allargamento degli orizzonti. E' il Far West, del Terzo Millennio e oltre. Nella nuova avventura nei cieli poi succedono tante cose, i confini spazio/tempo impongono nuove dimensioni mentali, teoria e pratica si combattono, la ragione si ferma quando il mistero non è superabile. Nolan dedica tanto, troppo tempo a spiegazioni e teorie scientifiche, accumula dettagli e ipotesi, svelamenti e inganni. Ma il viaggio come missione resta al palo, l'unica salvezza è la via del ritorno a casa. Visionaria, nostalgica, ribollente di slanci interiori e nervosi, l'epopea di Nolan si scontra alla fine con l'assenza di emozione autentica, di dolore, di pietà, di vero sacrificio. Il mondo fuori infine non esiste. Il nostro è un'illusione. E "Interstellar" resta il racconto della fine di un mondo colto nel momento in cui finisce. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell'insieme problematico.

Utilizzazione

Evidenziato con alcuni asterischi l'indubbio alto livello di parti tecniche di qualità (regia, ambientazione, effetti speciali...), detto della durata (169', forse un po' troppo), il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come grande spettacolo per tutti.

Le altre valutazioni

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