IO E IL RE

Valutazione
Accettabile-riserve, Realistico
Tematica
Bambini, Psicologia, Storia
Genere
Commedia
Regia
Lucio Gaudino
Durata
85'
Anno di uscita
1995
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
IO E IL RE
Distribuzione
Istituto Luce
Soggetto e Sceneggiatura
Lucio Gaudino, Ivan Orano, Claver Salizzato Lucio Gaudino, Ivan Orano
Musiche
Antonio Di Pofi
Montaggio
Amedeo Salfa

Sogg.: Lucio Gaudino, Ivan Orano - Scenegg.: Lucio Gaudino, Ivan Orano, Claver Salizzato - Fotogr.: (panoramica/b.n.) Cesare Bastelli - Mus.: Antonio Di Pofi - Montagg.: Amedeo Salfa - Dur.: 85' - Produz.: Duea Film

Interpreti e ruoli

Carlo Delle Piane (Vittorio Emanule III), Franco Nero (Maggiore Ferri), Laura Morante (Beatrice), Philippe Leroy (il Conte), Azzurra Fiume Garelli (Matilde), Simone Melis (Tonio), Maria Monsè (Maria), Angiola Baggi, Marzio Honorato, Andrea Scorzoni, Carla Calò, Mario Prosperi

Soggetto

per la dodicenne Matilde il 9 settembre 1943 il giorno successivo all'Armistizio dell'Italia resta nella memoria come una giornata assolutamente speciale. Nella villa in Abruzzo del conte suo nonno fervono i preparativi per le nozze del fratello Tonio con la diciassettenne Maria, la figlia della cuoca rimasta incinta. Improvvisamente arriva un ufficiale: è il maggiore Ferri, bell'uomo dalla barba nerissima, che alla ragazza ricorda molto il padre, considerato come disperso in guerra. Ferri precede di poco alcune automobili in fuga da Roma con a bordo il re Vittorio Emanuele III, la regina, il principe Umberto, il maresciallo Badoglio con altri ufficiali. Una sosta per la notte è necessaria nel viaggio verso Pescara e poi Otranto. Tutto ciò che era stato preparato per le nozze è ora destinato alla tavola degli ospiti. Beatrice, la madre di Matilde, si mobilita per accoglierli: la ragazza si rende conto che tra il maggiore Ferri e sua madre un tempo c'è stato un sentimento d'amore. A Matilde l'anziano re parla gentilmente della propria infanzia di dura disciplina: lei gli chiede di far tornare presto a casa il padre che ama teneramente. Dopo la sosta notturna, sovrani e personalità ripartono, anche se i militari tedeschi non sono lontani. Non avviene nessun matrimonio nella cappella della villa (Tonio ha approfittato dello straordinario evento per amoreggiare in soffitta con una delle fantesche e Maria lo ha rifiutato). Ferri ed un collega, tornati dopo qualche ora per riportare a Beatrice il suo bambino scappato dalla villa e trovato sulla strada per Pescara, vengono uccisi ad un blocco stabilito dai tedeschi ora nemici. Un anno dopo Maria sposa il medico condotto del paese avendo il suo neonato trovato un padre affettuoso. L'Italia si avvicina alla pace e l'anziano re, visto da Matilde come un mago benefico capace di tutti i miracoli, non rivedrà mai più Roma.

Valutazione Pastorale

non è mai facile giostrare fra il vero ed il verosimile e farlo con garbo e tocchi delicati, tanto più muovendo in scena personaggi che appartengono alla storia, per giunta ancora recente. La vicenda è in sostanza credibile: sfiora la regalità con una certa sensibilità; propone gli aspetti per così dire ancillari con il necessario realismo e punta molto sugli stupori della adolescente che tutto nota con attendibile efficacia. Interpretare Vittorio Emanuele III di Savoia era per svariate ragioni un notevole rischio: si dà atto a Carlo Delle Piane nel ruolo del re di aver superato la prova con dignità e misura. Alcune situazioni realistiche richiedono delle riserve.

Le altre valutazioni

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