IO GILDA

Valutazione
Inaccettabile, Avvilente
Tematica
Genere
Giallo
Regia
Andrew White (Andrea Bianchi)
Durata
88'
Anno di uscita
1989
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
IO GILDA
Distribuzione
Indipendenti Regionali
Soggetto e Sceneggiatura
Gianluca Curti, Andrea Bianchi
Musiche
Stefano Curtis, Paolo Rustichelli
Montaggio
Andrew White

Sogg. e Scenegg.: Gianluca Curti, Andrea Bianchi- Fotogr.: (panoramica/a colori) Pasquale Fanetti - Mus.: Stefano Curtis, Paolo Rustichelli - Montagg.: Andrew White - Dur.: 88' - Produz.: Union Film I - Vietato ai minori degli anni diciotto

Interpreti e ruoli

Pamela Prati (Gilda), Gerardo Amato (Max), Valentine Demy Alexs Berger (Lulu), Grace Vernon (Johnny Farrell), Gino Concari, Marisa Parra, Luigi Soldati

Soggetto

un losco boss del vizio (l'italo-americano Max) e la sua socia (la lesbica Lulù) hanno messo sù a New York un locale porno per spettatori esigenti (tra i quali è sempre presente Spartaco, fratello di un Ministro di un Paese d'Oriente). LuIù si dà da fare (d'intesa anche con un funzionario di polizia) per cercare colui che ha barbaramente strangolato Odile, su amica del cuore. Dal canto suo, Max si è presa come amante una donna statuaria Gilda nella cui bellezza crede di avere ritrovato la Gilda del celebre film, interpretato da Rita Hayworth, della quale egli colleziona maniacalmente e a caro prezzo indumenti e ricordi. Alla donna Max ha affiancato come guardia del corpo un biondino ossigenato e docile di nome Alex -, il boss ignora che i due si conoscono fin dall'infanzia ed erano stati presi l'uno dell'altra. La vecchia passione riesplode, ma i malcapitati non sanno che certi loro amplessi, perfino nelle toilette dell'allegro localino, sono ripresi in film. Alla fine la fosca realtà viene a galla: Spartaco è un vizioso, appassionato di porno-cassette, che si fa servire a domicilio belle ragazze, da prima consegnandole alle attenzioni di vari scagnozzi, poi cinicamente strangolandole. Così sono morte Annette e Odile e così rischia di finire anche Gilda, ma arrivano LuIù (che spara a Max) ed Alex che è un bravo poliziotto, infiltrato dal proprio Capo nel torbido giro per scoprire la verità. Si apprende poi che Gilda non era che la sorella della povera Odile e ora che ama, ricambiata, il biondino; pare che la sua vita cambierà.

Valutazione Pastorale

guazzabuglio erotico venato di giallo, in una New York appena intravista per qualche strada e grattacielo. Il resto invece è tutto visibile, senza risparmi sull'epidermide e senza troppi misteri, in questo soft-core, che più artigianale e rozzo quanto a fattura non potrebbe essere. Inutile aggiungere altro alla macchinosa e sporca vicenda, se non per citarne lo squallore, dove di culto per la "vecchia" Gilda c'è pochino e troppo ce ne sono tra scabrosità e sudicerie varie.

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