IO, ME & IRENE

Valutazione
Discutibile, volgarità
Tematica
Famiglia - genitori figli, Malattia
Genere
Farsesco
Regia
Bobby Farrelly & Peter Farrelly
Durata
116'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
I, me & Irene
Distribuzione
20th Century Fox
Musiche
Pete Yorn & Lee Scott
Montaggio
Christopher Greenbury

Orig.: Stati Uniti (2000) - Sogg. e scenegg.: Peter Farrelly & Mike Cerrone & Bobby Farrelly - Fotogr.(Panoramica/a colori): Mark Irwin - Mus.: Pete Yorn & Lee Scott - Montagg.: Christopher Greenbury - Dur.: 116' - Produz.: Bradley Thomas & Bobby Farrelly & Peter Farrelly.

Interpreti e ruoli

Jim Carrey (Charlie/Hank), Renee Zellweger (Irene), Anthony Anderson (Jamaal), Mongo Brownlee (Lee Harvey), Jerod Mixon (Shonté jr.), Chris Cooper (tenente Gerke), Michael Bowman (Whitey), Richard Jenkins (agente Boshane), Robert Forster (colonnello Partington)

Soggetto

Charlie, agente di polizia con 17 anni di servizio alle spalle, é una persona educata e gentile. Quando la moglie lo abbandona, lui cerca di farsene una ragione e prende con sè anche i tre figli di colore che lei gli lascia. Purtroppo Charlie é affetto da personalità dissociata. Quando finisce le medicine, eccolo diventare Hank, un iperaggressivo alter ego, uno che dice oscenità, beve e spacca il muso a chiunque gli capiti a tiro. Il suo superiore lo incarica di scortare a Massina, vicino a New York, Irene, una ragazza arrestata e accusata di complicità con loschi personaggi. Anche i malavitosi la inseguono per eliminarla, e così il viaggio diventa a poco a poco più complicato. Mentre gli incidenti si susseguono, Charlie deve fronteggiare il periodico riaffacciarsi di Hank, e questo gli crea difficoltà soprattutto nel rapporto con Irene, di cui si é invaghito. Quando è all'inseguimento di Dickie, il boss della banda, Charlie affronta Hank e lo getta finalmente fuori. Quando anche Dicki muore tutto sembra risolto. Irene saluta Charlie, ma poco dopo la polizia la ferma. Charlie si avvicina e le chiede di sposarla.

Valutazione Pastorale

I registi e autori del copione sono quelli che negli anni scorsi hanno diretto "Scemo e più scemo" e "Tutti pazzi per Mary". Anche in questa occasione la musica non cambia. Lo scenario è quello di una vicenda tutto sommato esile e, soprattutto, già collaudata sul piano del meccanismo narrativo: le due facce di una stessa persona, due aspetti ovviamente opposti che fanno a pugni tra loro e creano quindi immediato stridore. Usato in numerosi film, lo spunto è qui piegato dai Farrelly al servizio della loro vena demenziale e svitata. Si tratta di voltare tutto sull'assurdo, e di mescolarlo con spruzzate di attualità sociale e sentimentale. Forse solo la presenza di Jim Carrey, grande giullare mai veramente sguaiato, permette alla storia di mantenere qualche spunto di vera simpatia e qualche passaggio di immediata comicità. Accanto però non mancano situazioni più grevi, che si ripetono e finiscono per diventare ripetitive ed anche noiose. Film dunque a corrente alternata che, dal punto di vista pastorale, affianca notazioni pertinenti e finale positivo a momenti troppo sopra le righe: film discutibile, con non poche volgarità. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare con prudenza in programmazione ordinaria, tenendo presente che si tratta di una comicità dai toni decisamente 'americani'.

Le altre valutazioni

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