ITALY IN A DAY – UN GIORNO DA ITALIANI

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti
Tematica
Mass-media, Metafore del nostro tempo
Genere
Documentario
Regia
Gabriele Salvatores
Durata
75'
Anno di uscita
2014
Nazionalità
Gran Bretagna, Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
01 Distribution
Musiche
DeProducers
Montaggio
Massimo Fiocchi, Chiara Griziotti

Orig.: Italia/Gran Bretagna (2014) - Sogg. e scenegg.: Lorenzo Gangarossa (adattamento per l'Italia) - Fotogr.(Panoramica/a colori e B&N) - Mus.: DeProducers (Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Gianni Maroccolo, Max Casacci)- Montagg.: Massimo Fiocchi, Chiara Griziotti - Dur.: 75' - Produz.: Marco Cohen, Benedetto Habib, Fabrizio Donvito, Lorenzo Gangarossa per Indiana Production Company in associazione con Scott Free.

Soggetto

"Life in a day" è un progetto che nasce negli Stati Uniti sotto l'egida di Ridley Scott. Gabriele Salvatores, curatore dell'edizione per il nostro Paese, ha chiesto agli italiani di realizzare un filmato con qualsiasi mezzo durante la giornata del 26 ottobre 2013. Il tutto per raccontare desideri, sogni, aspirazioni, paure, pensieri in presa dirette e senza mediazioni formali e commerciali.

Valutazione Pastorale

I video inviati sono ben 44.197. Un materiale enorme sul quale Salvatore ha lavorato con la consueta sapienza e farne risaltare la straordinaria vitalità espressiva. Una cosa è certa: mentre stiamo cercando di capire cosa sarà (e se sarà) il cinema del futuro, un prodotto come questo arriva a rimettere in discussione tutto e subito. Quando la realtà irrompe, quando la vita dilaga, si dovrebbe dire che ogni artificio è inutile, ogni tentativo di nascondersi appare superfluo. Per cui via libera alla voglia di dichiararsi, di mettersi in discusione di mostrare scenari che spesso restano nascosti. Al momento di indicare i temi affrontati, si è rinunciati ad un banale elenco di argomenti (c'è dentro tutto il quotidiano) per privilegiarne due: mass-media, metafore del nostro tempo. Il motivo è evidente: alla fine vero protagonista è il mezzo che permette di 'riprendere', quello attuale, leggero, rapido, invisibile. Ognuno filma se stesso e lo fa a propria scelta. Dovrebbe essere il trionfo della realtà, della 'verità'. Diventa materia quasi metaforica e quindi di riflessione. L'occhio ingannevole illude di veicolare sincerità, ma la doppia faccia è in agguato. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria. Successivamente è previsto un passaggio su RaiTre, e quindi spazio per occasioni di incontro e confronto.

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