JESUIT JOE

Valutazione
Inaccettabile, Crudo
Tematica
Genere
Avventuroso
Regia
Oliver Austen
Durata
99'
Anno di uscita
1992
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
JESUIT JOE
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Hugo Pratt, Oliver Austen, Ron Base tratto dal romanzo di Hugo Pratt
Musiche
Erik Armand
Montaggio
Marie Castro Brechignac

Sogg.: tratto dal romanzo di Hugo Pratt - Scenegg.: Hugo Pratt, Oliver Austen, Ron Base - Fotogr.: (scope/a colori) Eric Dumage - Mus.: Erik Armand - Montagg.: Marie Castro Brechignac - Dur.: 99' - Produz.: Duckster Production

Interpreti e ruoli

Peter James Tarter (Jesuit Joe), John Walsh (Capitano Fox), Laurence Treil (Signora Thorpe), Geoffrey Carey (Signor Thorpe), Chantal Desroches (Duchessa), Valerio Popesco (Capitano Francis), Guy Provencher (Vito), Jean-Jacques Grimblat, Michael McGill, Clea Pastore

Soggetto

nel 1911 nei pressi del fiume Caribù nel Canada, Jesuit Joe, mezzosangue e nipote del combattente per la causa indiana Louis Riel, impiccato dal Governo nel 1885, ritorna nella capanna del nonno, dove trova immerso nel sonno un caporale delle Giubbe Rosse. Tre banditi li attaccano uccidendo il soldato, ma Joe li elimina, vestendo i panni del caporale. Poi va a trovare il vecchio parroco, che lo catechizzava sulla necessità della sofferenza, e, dopo avergli chiesto notizie della sorella Duchessa, lo accoltella alla mano, lasciandolo urlante e sconcertato. Dopo aver salvato un bimbo abbandonato, Joe lo affida ad una famiglia eschimese; quindi ritrova il padre, appeso ad una trappola, e se ne va senza liberarlo. Mentre tre indiani fuorilegge, di cui il capo, detto Capitano Francis, possiede un lupo addomesticato, partono per il nord con la sorella di Joe ed un'altra ragazza che fanno la vita in città, Jesuit incontra il capitano Fox, che gli affida una coppia accusata di furto, i Thorpe. Sventato un tentativo di fuga, Jesuit capisce il dramma della sterilità della donna, Elizabeth, e la porta da un amico sciamano, Vito, che opera su di lei i suoi sortilegi. Intanto un avvoltoio libera Cashel, il padre appeso alla trappola, che è impazzito. Frattanto Fox raggiunge la capanna di Riel dove trova morto il caporale ed i banditi, ed insegue Joe ritenendolo colpevole, e lo ferisce. Ma l'avvoltoio fa cadere nelle rapide l'uomo, che tuttavia viene salvato dal mezzosangue. Fox lo lascia andare e Joe può così raggiungere il Capitano Francis e Duchessa, e dopo una stralunata conversazione in cui il capitano lo invita ad andare a Nord con lui, uccide l'uomo, i suoi complici, liberando sia la ragazza bianca, sia la sorella. Sopraggiunto Fox e rifiutandosi di seguirlo per essere processato, Joe viene ucciso.

Valutazione Pastorale

tratto da un libro di Hugo Pratt, padre del celebre Corto Maltese, il film risente dell'impostazione "grafica" data dallo sceneggiatore: sembra infatti che ogni sequenza sia più "disegnata" sullo schermo che "ripresa" dal vivo. Troppo emblematici, allusivi e sentenziosi sono i discorsi dei protagonisti, dall'avvoltoio narrante con la sua ironia surreale ed amara alle frasi spesso incomprensibili dell'indiano. A parte la bellezza delle immagini (ma è difficile non fare delle belle foto in un paesaggio come il nord del Canada), tutto il ritmo narrativo appare come una serie, appunto, di strisce di fumetto che si attaccano l'una all'altra, senza mai decollare verso i toni catartici dell'epos, ed isterilendosi in una risaputa denuncia dei soprusi cui i pellerossa sono stati sottoposti, senza peraltro indicare una strada, almeno di riscatto. Tutto viene avvolto invece in una livida luce di odio e risentimento senza speranza, che, aggiunto alla crudezza di certe situazioni ed alla violenza di talune immagini, rende il film inaccettabile.

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