KILLING ZOE (UCCIDENDO ZOE)

Valutazione
Inaccettabile, Efferato
Tematica
Genere
Film Noir
Regia
Roger Avary
Durata
83'
Anno di uscita
1995
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
KILLING ZOE
Distribuzione
I.M.C.
Soggetto e Sceneggiatura
Roger Avary
Musiche
Giovanni Di Simone
Montaggio
Kathryn Himoff

Sogg. e Scenegg.: Roger Avary - Fotogr.: (normale / a colori) Tom Richmond - Mus.: Giovanni Di Simone - Montagg.: Kathryn Himoff - Dur.: 83' - Produz.: Samuel Hadi-da, Jeff Schechtman VIETATO AI MINORI DEGLI ANNI QUATTORDICI

Interpreti e ruoli

Eric Stoltz (Zed), Jean-Hugues Anglade (Eric), Julie Delpy (Zoe), Tai Thai, Bruce Ramsey, Kario Salem, Salvator Xuereb, Gary Kemp, Martin Raymond, Eric Pascal Chaltiel, Cecilia Peck, Gladys Holland, Gian Carlo Scanduizzi, Gerard Bonn, Bernard Baski, Michel Jean Phillipe, Michael Kayman

Soggetto

Zed, uno scassinatore professionista statunitense, giunge a Parigi per un colpo che l'amico d'infanzia Eric vuol effettuare ai danni dell'unica banca aperta in città il 14 luglio. Un tassista intraprendente gli lascia il telefono di una squillo, Zoe, con la quale il rapporto mercenario sembra tra-sformarsi in qualcosa di più, quando viene interrotto bruscamente dall'irru-zione di Eric in albergo che caccia brutalmente la donna e trascina Zed in una folle notte per la città, tra Dixieland, eroina e allucinogeni. Il giorno dopo la rapina ha inizio ed il direttore, che si rifiuta di dare le chiavi, viene ucciso; poi è la volta di una donna. Mentre Zed è al lavoro nei sotterranei la polizia circonda l'edificio: Eric, che ha ucciso un cliente americano che pro-testava, minaccia una strage e riconosce Zoe, che lavora di giorno come segretaria nella banca. Ci sono problemi di sotto: nel caveau c'è un agente, ma Eric getta nella stanza una bomba che lo massacra. Dopo essere entrati, trovano i lingotti: Eric sale con un lingotto e visto che le sue richieste di un camion e di un aereo non vengono prese in considerazione, fa uscire un ostaggio e gli spara davanti ai poliziotti. Di sotto, Zed spara impietosito all'agente ancora agonizzante, e trascina il carrello con l'oro, con l'aiuto di un complice, verso l'ascensore. Eric, frattanto, spara ad altri due ostaggi, mentre dal soffitto piove un fumogeno. Zoe riesce a fuggire, inseguita da Eric; interviene Zed: questi e la ragazza lottano, con alterna fortuna, contro Eric che vuole ucciderli. Finalmente la polizia interviene ed elimina Eric. Zoe fa passare Zed per un cliente della banca e lo fa salire in automobile prometten-dogli che gli mostrerà la "vera Parigi".

Valutazione Pastorale

Innanzitutto appare addirittura sfacciata la trasposi-zione parigina di due film di Quentin Tarantino: "Le iene" in particolare per quanto riguarda il ritratto dei banditi-balordi, specialmente quello di Eric, uno psicopatico drogato, una sorta di pupazzo che gesticola e impazza in modo insopportabile;"Pulp fiction", per l'impianto generale della vicenda, la cui costruzione paradossale incappa in una serie inenarrabile di incongruenze e di eccessi, con questi banditi strafatti di stupefacenti, arrabbiati con tutto e con tutti (vedi la tirata, che sembra echeggiare certe filippiche antiborghesi del sessantotto, di Eric contro Parigi). Tutto è da respingere: dall'incontro galante ed il dialogo assurdo tra Zed e Zoe alla serata dei balordi per finire con la lunga, farneticante sequenza nella banca, dove scoperto è lo scopo di stupire lo spettatore a colpi di feroci esecuzioni e di follia omicida tanto gra-tuita quanto efferata.

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