L.A. CONFIDENTIAL

Valutazione
Inaccettabile, violento
Tematica
Male
Genere
Poliziesco
Regia
Curtis Hanson
Durata
137'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
L.A. CONFIDENTIAL
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Brian Helgeland tratto da un romanzo di James Ellroy
Musiche
Jerry Goldsmith
Montaggio
Peter Honess

Sogg.: tratto da un romanzo di James Ellroy - Scenegg.: Brian Helgeland - Fotogr.(Scope/a colori): Dante Spinotti - Mus.: Jerry Goldsmith - Montagg.: Peter Honess - Dur.: 137' - Produz.: Arnon Michan, Curtis Hanson, Michael Nathanson.

Interpreti e ruoli

Kevin Spacey (Jack V.Ncennes), Danny De Vito (Sid Hudgens), Kim Basinger (Lynn Bracken), Guy Pearce (Ed Exeley), Russel Crowe (Bud White), James Cromwell (Dudley Smith), David Strathairn (Pierce Patchett), Ron Rifkin, Matt Mc Coy, Paul Guilfoyle, Paulo Seganti, Graham Beckel, Symba Smith, Darrell Sandeen, Amber Smith.

Soggetto

A Los Angeles, agli inizi degli anni Cinquanta, domina una grande voglia di muoversi, divertirsi, fare affari, anche in relazione al progressivo affermarsi del nuovo mezzo televisivo. Tre poliziotti, l’ambizioso Ed Exley, il simpatico Jack Vincennes, l’ingenuo Bud White, cercano in modi diversi di fare carriera e di ottenere un successo personale. Jack viene nominato consulente di uno show televisivo che deve promuovere il locale distretto della polizia, e organizza arresti spettacolari di personaggi del mondo dello spettacolo per conto di Sid, editore di una rivista senza scrupoli. Ed raccoglie informazioni scottanti sui colleghi per potersene servire al momento opportuno. Bud, vittima delle smodate ambizioni di Ed, quando questi viene ucciso, inizia una serrata indagine che alla fine fa luce sulle trame oscure e criminali che legano i malviventi alle forze dell’ordine, A fare da tramite, c’è anche Lynn, una ragazza che assomiglia a Veronica Lake e che appartiene ad una scuderia di sosia di attrici diretta dall’impresario Pierce. Quando il cerchio si stringe, si scopre che a capo di tutto c’è il responsabile dello stesso distretto di polizia.

Valutazione Pastorale

Tratto da un romanzo di James Ellroy, specialista nel genere giallo-nero, il film compone un ritratto senz'altro amaro e per nulla piacevole della Los Angeles anni Cinquanta: una città dove il confine tra legge e crimine è ormai annullato, dove non si sa mai se si arriverà al giorno dopo e domina la legge del più forte. Lo si potrebbe prendere per un film di denuncia, come un affresco certo non gratificante di una città/simbolo dell'America. Nessuno appare come eroe, tutti sono condannati e insieme vittime. Certo il film è perfetto sul piano delle atmosfere e della ricostruzione di tipi, luoghi, vicende. Ma, dal punto di vista pastorale, non si può fare a meno di notare che per tutto il racconto prevale un tono continuato di vendetta, l'omicidio appare come l'unico modo possibile per risolvere i problemi, e tutto ciò è accettato da tutti come regola normale e inevitabile. Una dimensione che è da respingere, insieme alla sottolineatura che i morti ammazzati sono alla fine così tanti da far risaltare anche un po’ di compiacimento nel mostrarli. UTILIZZAZIONE: il film è da escludere dalla programmazione ordinaria. In altre occasioni, ci vuole adeguato supporto per inserire il film in rassegne su eventuali tematiche più legate ad argomenti 'cinefili' che ad altre motivazioni (cinema nel cinema, cinema e gangster, gli attori, la stampa, il cinema nero americano, gli anni Cinquanta...).

Le altre valutazioni

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