L’ ODORE DEL SANGUE

Valutazione
Inaccettabile, negativo
Tematica
Letteratura, Matrimonio - coppia, Sessualità
Genere
Drammatico
Regia
Mario Martone
Durata
100'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Francia, Italia
Titolo Originale
L'odore del sangue
Distribuzione
Mikado Film
Soggetto e Sceneggiatura
Mario Martone liberamente tratto dal romanzo omonimo di Goffredo Parise
Musiche
brani di autori vari
Montaggio
Jacopo Quadri

Orig.: Italia/Francia (2003) - Sogg.: liberamente tratto dal romanzo omonimo di Goffredo Parise - Scenegg.: Mario Martone - Fotogr.(Panoramica/a colori): Cesare Accetta - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Jacopo Quadri - Dur.: 100' - Produz.: Donatella Botti - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Fanny Ardant (Silvia), Michele Placido (Carlo), Giovanna Giuliani (Lù), Sergio Tramonti (Sergio)

Soggetto

Carlo, giornalista e scrittore, è sposato con Silvia e intrattiene, senza nulla nascondere, una relazione con la giovane Lù, con cui divide una casa in campagna. Silvia, che ha accettato la situazione, un giorno racconta al marito di essere stata avvicinata per strada da un ragazzo dall'aspetto selvaggio con cui ha poi iniziato un rapporto. Turbato da questa imprevista notizia, Carlo cerca di saperne di più, e Silvia gli riferisce che si tratta di una persona dai modi violenti, uno brutale in amore come nella vita, uno che la costringe a fare i conti con atteggiamenti di sottomissione sessuale che però lei accetta di buon grado. Imbarazzato e indeciso sul come comportarsi, Carlo si innervosisce, riversa la propria tensione anche su Lù che, esasperata, decide di lasciarlo. Durante una trasferta a Venezia Carlo capisce che la moglie è definitivamente preda di questo amante aguzzino e la lascia con un ultimo saluto alla stazione. Tempo dopo Carlo riceve una telefonata dall'amico Sergio che gli comunica la morte di Silvia. Carlo va all'obitorio e resta ad osservare il corpo della moglie sfigurato da tagli di lamette.

Valutazione Pastorale

Goffredo Parise, scrittore e giornalista, è morto nel 1986 all'età di 57 anni. Aveva scritto "L'odore del sangue" nel 1979, poco dopo un infarto che ne aveva compromesso la salute, e aveva sigillato il manoscritto, rimasto nascosto. Il testo è stato pubblicato solo nel 1997. Martone ha rielaborato il romanzo, con qualche aggiustamento, e ne ha tratto un copione tutto orientato sul versante di una presupposta discesa agli inferi dei sentimenti e delle pulsioni erotiche. Il dramma purtroppo non emerge quasi mai, messo in secondo piano dall'accumulo di notazioni sessual-esibizionistiche a lungo andare inutili, superflue e inserite nella consueta dimensione intellettuale che non approda a niente. Incapace di mettersi su una strada almeno riconoscibile (la denuncia sociale, la cronaca storicizzata), Martone smarrisce anche la possibile soluzione del melò, soffocata dalla ripetizione e dalla cerebralità di troppi segnali falsamente provocatori. Un'operazione sbagliata, nella quale disturba soprattutto la totale assenza di una pietà verso i protagonisti. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile, e nell'insieme negativo.

Utilizzazione

é da evitare, sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze. Molta attenzione è da tenere per i minori (il film ha il divieto ai 14 anni) in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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