LA BELLA VITA *

Valutazione
Discutibile, Scabrosità
Tematica
Lavoro, Matrimonio - coppia
Genere
Drammatico
Regia
Paolo Virzì
Durata
92'
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
LA BELLA VITA *
Distribuzione
Life International
Soggetto e Sceneggiatura
Paolo Virzì, Francesco Bruni Paolo Virzì
Musiche
Claudio Cimpanelli
Montaggio
Sergio Montanari

Sogg.: Paolo Virzì - Scenegg.: Paolo Virzì, Francesco Bruni - Fotogr.: (panoramica/a colori) Paolo Carnera - Mus.: Claudio Cimpanelli - Montagg.: Sergio Montanari - Dur.: 92' - Produz.: Time International Film

Interpreti e ruoli

Claudio Bigagli (Bruno Nardelli), Sabrina Ferilli (Mirella), Massimo Ghini (Gerry Fumo), Giorgio Algranti (Renato Mansani), Emanuele Barresi (Luciano Batoni), Paolo Tiziana Cruciana (Rossella), Raffaella Lebboroni (Marisa Cavedoni), Ugo Bencini, Roberto Marini, Silvio Vannucci, Mario Erpichini

Soggetto

nel 1989, Bruno Nardelli, operaio in una acciaieria di Piombino, sposata Mirella, cassiera in un supermercato, conduce una vita coniugale serena. Ma una sera, durante la rappresentazione di una rudimentale filodrammatica, proposta da Gerry Fumo, un presentatore di una televisione locale, Mirella rimane affascinata dall'aspetto e dalle maniere suasive di Gerry, che a sua volta la circuisce e la corteggia con insistenza. Complice la nuova situazione del marito (ridotto in cassa integrazione a causa della crisi dell'acciaieria, deluso e demotivato dalle promesse fasulle dei sindacati e dall'insuccesso degli scioperi, e preoccupato di trovare, insieme agli amici Renato Mansani e Luciano Batoni, sognatori utopici, un'alternativa alla propria inerzia, e quindi meno prodigo di attenzioni verso la moglie), Mirella si lascia andare a un'avventura passionale con Gerry, mediante sotterfugi e inganni a danno dell'ignaro marito. Quando Bruno, insospettito dalle insinuazioni di Rossella, una sindacalista da tempo invaghita di lui, si mette a pedinare Mirella e la scopre una sera, a distanza, in automobile con Gerry, la rottura con la moglie diventa inevitabile. E' la sera del commiato di Mirella dal fatuo Gerry, ma Bruno non lo sa e non crede alla confessione e alle spiegazioni di Mirella, invitandola anzi ad andarsene. La donna si allontana ma, tutt'altro che paga della nuova vita con Gerry a sua volta nei guai a causa della crisi finanziaria che le si rivela lagnoso e privo d'iniziativa, decide di tornare dai suoi, nell'isola d'Elba. Bruno, con gli amici, divenuti più realisti, decide con costoro di lavorare in uno stabilimento balneare. Bruno e Mirella si tengono a contatto mediante una corrispondenza epistolare, in cui si confidano le reciproche vicende.

Valutazione Pastorale

il film, opera prima di Paolo Virzì, finora sceneggiatore, ha il merito di avvicinare seppur fuggevolmente lo spettatore ai problemi e ai drammi del mondo del lavoro in un periodo di crisi dell'economia italiana, pieno d'incertezze e di frustrazioni. Ma, nonostante qualche sequenza, tecnicamente almeno promettente, e le buone intenzioni, la storia che propone non ha nerbo. La recitazione è scarsamente convincente, alcuni passaggi narrativi hanno poco rilievo, il dramma coniugale di Bruno e Mirella non coinvolge, tutto il racconto appare narrativamente debole e tematicamente nebuloso. Le fatiche, i rischi, la precarietà del mondo del lavoro esigerebbero essere rappresentati in maniera adeguata; i personaggi vi si dovrebbero delineare a tratti più decisi; i rapporti tra coniugi andrebbero approfonditi e la loro crisi ricondotta a motivazioni. Per questi motivi e per la presenza di alcune scene e situazioni scabrose il film è discutibile.

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