LA CASA DELLE BRAVE DONNE **

Valutazione
Complesso, Discutibile, Dibattiti
Tematica
Donna, Politica-Società
Genere
Drammatico
Regia
Viatcheslav Krichofovitch
Durata
78'
Anno di uscita
1992
Nazionalità
U.R.S.S.
Titolo Originale
REBRO ADAMA
Distribuzione
Mikado Film
Soggetto e Sceneggiatura
Vladimir Kounine dal romanzo di Anatole Kourtchatkinf
Musiche
Vadim Khrapatchev
Montaggio
Viatcheslav Krichofovitch

Sogg.: dal romanzo di Anatole Kourtchatkinf - Scenegg.: Vladimir Kounine - Fotogr.: (normale/a colori) Pavel Lebedev - Mus.: Vadim Khrapatchev - Montagg.: Viatcheslav Krichofovitch - Dur.: 78' - Produz.: Mos Film

Interpreti e ruoli

Inna Tchourikova (Nastja), Elena Bogdanova (La Nonna), Svetlana Riabova (Nina), Macha Goloubkina (Lida), Andrei Tolovbeiev (Andrei), Andre Kasianov (Micha)

Soggetto

Nina, reduce da due matrimoni falliti che le hanno dato una figlia ciascuno, lavora come guida in un Museo e vive con le ragazze in un appartamento moscovita. Sua madre, colpita da paresi, giace immobile a letto, con afasìa e metà del corpo paralizzata e per comunicare ha una campanella. La maggiore, Lida, frutto del matrimonio con Victor, lavora in un ufficio ed ha una relazione con un uomo sposato, Andrej. La seconda, Nastja, figlia dell'ebreo Sasha Goldberg, sta con un ragazzo, Micha, che lavora con lei in un magazzino. Un coordinatore di fabbrica, Yevghenij, corteggia con cortese e galante insistenza Nina, che finisce per invitarlo a casa, ma la campanella della nonna interrompe un ben avviato idillio. Lida vorebbe partire con l'amante, ma questi all'ultimo momento si allontana con la sua collega; Nastja scopre di essere incinta, ma non vuole saperne di sposare Micha, pur annunciando di volere il bambino. Il giorno del compleanno della nonna tutta la famiglia è riunita, ex mariti e nuovo spasimante di Nina compresi. Nastja annuncia il suo stato, suscitando reazioni contrastanti di Victor e Sasha, mentre Micha che, ubriaco, chiede invano di vedere la ragazza, è prima picchiato e poi confortato dal servizievole e generoso Yevghenij. Partiti gli uomini, le donne cercano di confortarsi a vicenda: improvvisamente si rompe la campanella scossa dalla nonna ed il battacchio, cadendole con chirurgica precisione di fronte, le restituisce miracolosamente il movimento ed anche la voce, con la quale, davanti alle figlie esterrefatte, intona una celebre canzone di Massenet, che evoca il rimpianto di una dolce primavera perduta.

Valutazione Pastorale

film di sentimenti e di ambientazione, questo di Krichofovich che crea, al femminile, una sorta di gruppo di famiglia in un interno moscovita, dove le donne, nel bene e nel male, sembrano avere in mano il timore della grande nave sovietica alla deriva. La vecchia madre sembra l'anziano timoniere ormai fuori combattimento ed inutile, ma tuttavia incombente per quello che ha fatto nel passato, rovinando, a detta di Nina, i suoi due matrimoni con la sua intransigenza, ed ora pesando in modo considerevole, con la sua invalidità, sulla vita delle altre tre. Lida vive col suo sogno romantico subito messo a nudo da una realtà molto prosaica, mentre Nastja, la più realista e concreta, si dibatte alla ricerca di se stessa in un mondo che ella stessa definisce in modo ironico e lapidario: "Il comunismo è quando un cittadino sovietico è in buoni rapporti con il macellaio". Nina vive il conflitto amore-odio causatole dal rapporto con la madre, ma mantiene affettuosi rapporti con gli ex mariti, e rivela una certa debolezza di polso nel trattare le figlie, soprattutto l'acerba e pungente Nastja. Si è tentati di vedere il tutto come un'allegoria del Regime che, nonostante tutte le novità degli ultimi anni non riesce a liberarsi di molti spettri e forse ci sono al potere troppe nonne inutili che sopravvivono alle spalle delle nuove generazioni, muovendo l'unico braccio libero per chiedere solo ulteriori quotidiani sacrifici. D'altro canto, il film può anche essere letto semplicemente come un'interessante commedia di costume, senza lanciarsi, come si è sempre tentati di fare davanti a un'opera dell'est, alla ricerca del simbolismo ad ogni costo. Gli argomenti trattati suggeriscono comunque cautele.

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