Premio speciale della giuria Venezia Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica 2019
Interpreti e ruoli
Letizia Battaglia, Ciccio Mira
Soggetto
Ricorrendo i 25 anni nel 2017 dell’uccisione dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, viene organizzata a Palermo una Festa di Piazza con la presenza di molti artisti locali. A organizzare l’evento c’è Ciccio Mira, figura storica e ben conosciuta…
Valutazione Pastorale
Nato a Palermo nel 1958, Franco Maresco si è fatto conoscere come regista lavorando con Daniele Ciprì dalla metà degli anni ’90 grazie ad uno stile graffiante e sarcastico. Anche stavolta, alcune polemiche e l’assenza del regista al Lido, il film si è aggiudicato il premio speciale della Giuria, andando ancora una volta a scavare sull’ingombrante presenza della Mafia nella vita sociale del Paese. Maresco torna sulle stragi di Capaci e di via D’Amelio, accostando il personaggio vero di Letizia Battaglia, fotografa di successo oggi ottantenne, a quello di finzione di Ciccio Mira, già comparso in un precedente film del 2014. Bisogna dire che, per quanto si sforzi di apparire originale, Maresco non riesce a staccarsi da un racconto di poca vivacità. Il copione si muove infatti intorno ad alcuni cliché narrativi già visti in passato, con una galleria di personaggi al limite dell’assurdo, che si lega ai mostri umani e antropologici tanto cara a Maresco fin dai suoi esordi. Sembra che l’umorismo neri si sia chiuso in un vicolo cieco. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare complesso e problematico.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, anche nell'ottica di una proposta particolare, da affiancare a riflessioni e dibattiti, sugli argomenti, certo non semplici, non solo di cinema e mafia ieri e oggi, ma più nel dettaglio, su come è possibile ironizzare sul fenomeno mafioso nell’Italia contemporanea.