LA MIA REGINA

Valutazione
Raccomandabile, Realistico**
Tematica
Donna, Storia
Genere
Storico
Regia
John Madden
Durata
105'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
MRS. BROWN
Distribuzione
Cecchi Gori Distribuzione
Musiche
Stephen Warbeck
Montaggio
Robin Sales

Sogg. e scenegg.: Jeremy Brock - Fotogr.: (Panoramica/ a colori) Richard Greatrex - Mus.: Stephen Warbeck - Montagg.: Robin Sales - Dur.: 105' - Produz.: Sarah Curtis

Interpreti e ruoli

Judi Dench (Regina Vittoria), Billy Connolly (John Brown), Antony Sher (Benjamin Disraeli), Geoffrey Palmer (Henry Ponsonby), Richard Pasco (Dottor Jenner), David Westhead Gerard Butler (Bertie), Bridget Mc Connel (Archie Brown), Georgie Glen, Catherine O'Donnell, Sara Stewart, Finty Williams, Clair Nicolson, Mattie Ladburty.

Soggetto

Nel 1860 la regina Vittoria si è ritirata da tempo nella residenza di campagna della famiglia reale. Dopo la morte del marito, rifiuta ogni contatto con l'esterno, mentre a Londra il primo ministro Benjamin Disraeli porta avanti la politica nazionale, tenendo abilmente a bada l'opposizione e facendo in modo di conservare il rispetto e la lealtà verso la regina. Costei mantiene sotto stretta sorveglianza anche il figlio che, ormai adulto, vorrebbe veder concretizzare le proprie speranze di successione al trono. La vita nella grande casa cambia il giorno in cui arriva John Brown, maturo signore scozzese che era stato il fedele stalliere del marito della regina. Rivedendolo dopo tanti anni, Vittoria sente riaccendersi una antica passione: il carattere forte, devoto, deciso dell'uomo fa tornare alla luce un'ammirazione che era stata rimossa dalla lontananza. Vittoria affida a John numerosi incarichi, con margini sempre più ampi di libertà, che lui utilizza per esercitare una sorta di dominio assoluto sulla servitù. E tuttavia, grazie a quella presenza, Vittoria ritrova interesse per il mondo esterno, riprende le visite e decide di tornare a Londra. Quando John, ammalato, muore, per Vittoria è come perdere un secondo marito.

Valutazione Pastorale

La vicenda è autentica e storicamente documentata. Lei, una delle donne più potenti del mondo, lui un umile servitore: una relazione vissuta sempre sottotono, fatta solo di sguardi, di frasi, di sensazioni sul punto di esprimersi e poi represse perché le convenzioni sociali non permettevano alcunchè di più. Una storia che, ad oltre cento anni di distanza, suscita ancora timori e preoccupazioni in Inghilterra nei riguardi di possibili raffronti con la famiglia reale regnante. Di grande efficacia sul piano della realizzazione, stupendamente interpretato nei ruoli principali da Judi Dench e Billy Connolly, il film, anche dal punto di vista pastorale, si sviluppa attraverso un percorso intenso, sofferto, di bella misura e azzeccato nella descrizione delle psicologie dei protagonisti. Viene fuori l'umanità dei personaggi, il loro muoversi tra diritti e doveri in un contesto dove si scontrano valori importanti, l'amore, il rispetto, il senso del dovere. Film realistico nello svolgimento, da segnalare come raccomandabile. Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria ed è molto opportuno anche in contesti più ristretti: per gli interessanti legami con l'attuale situazione dell'Inghilterra, divisa tra famiglia reale, governo, vita privata e doveri pubblici.

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