L’A.S.S.O. NELLA MANICA

Valutazione
Consigliabile, realistico
Tematica
Amicizia, Donna, Giovani, Nuove tecnologie
Genere
Commedia
Regia
Ari Sandel
Durata
100'
Anno di uscita
2015
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Duff
Distribuzione
Eagle Pictures/Leone Film Group
Soggetto e Sceneggiatura
Josh A. Cagan tratto dal romanzo di Kody Keplinger
Musiche
Dominic Lewis
Montaggio
Wendy Greene Bricmont

Orig.: Stati Uniti (2015) - Sogg.: tratto dal romanzo di Kody Keplinger - Scenegg.: Josh A. Cagan - Fotogr.(Panoramica/a colori): David Hennings - Mus.: Dominic Lewis - Montagg.: Wendy Greene Bricmont - Dur.: 100' - Produz.: MCG, Mary Viola, Susan Cartsonis.

Interpreti e ruoli

Mae Whitman (Bianca), Robbie Amell (Wesley), Bella Thorne (Madison), Bianca Santos (Casey), Skyler Samuels (Jess), Romany Malco (preside Buchanon), Nick Eversman (Toby), Chris Wylde (Filmore), Allison Janney (Dottie), Rebecca Weil (Caitlyn), Eric Chavarria (sig. Gomez), Murielle Telio (Mariah), Alexandra Ficken . (Robin)

Soggetto

Bianca è una studentessa universitaria serena e contenta, fino al giorno in cui parlano con Casey e Jess, due amiche più attraenti di lei, scopre di essere soprannominata da tutti come A.S.S.O., ossia Amica Sfigata Strategicamente Oscena, quella che, con i propri difetti, serve per dare maggiore risalto alla bellezza delle altre. La scoperta fa precipitare il morale di Bianca sottoterra. Trova però la forza per riprendersi e contatta l'amico Wesley per cercare con il suo aiuto di cancellare quel brutto soprannome, attirare l'attenzione di Toby, il ragazzo che lei vuole conquistare, e dimostrare che essere un A.S.S.O. non è il guaio peggiore.

Valutazione Pastorale

Il romanzo di partenza, "Quanto ti ho odiato", è stato scritto da Kody Keplinger, studentessa che ha preso in esame quel vasto ambito di fenomeni di rivalità e bullismo che si agitano all'interno del università americane. Si tratta di un territorio ampio, stratificato e non facilmente identificabile a livello sociologico. Vi si mescolano suggestioni certamente originate da eredità familiari ma soprattutto condizionate da modelli indotti da iconografie provenienti dai mass media, quindi in parte reali in parti virtuali. La moltiplicazione all'infinito di frasi e immagini attraverso ipod e blackberry è in grado di cambiare il destino di caratteri giovanili fragili e non ancora maturi. Il copione si getta a capofitto dentro argomenti seri, li affronta con leggerezza, ironia e spensieratezza, non rinuncia a momenti di amarezza, li supera facendo prevalere un'atmosfera da commedia quasi romantica. Alla fine ne viene fuori una sorta di love story 2.0, una guerra dei sentimenti dove reale e virtuale impediscono di prendere una decisione. L'esempio più pertinente è forse nella mamma di Bianca, donna matura che vuole stare ad ogni costo 'dentro' la modernità anche a costo di perdere la propria identità. Film specchio di un'America globalizzata e disordinata, ben recitato, di impeccabile confezione professionale, è da valutare, dal punto di vista pastorale, come consigliabile e realistico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come proposta interessante di sintesi di luci e ombre dell'universo giovanile americano e dei fenomeni indotti dalle nuove tecnologie.

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